Il salvataggio sulla spiaggia ha dell’incredibile, forse non avete mai visto nulla di simile
Imbattersi in animali di 400 milioni di anni fa è certamente difficile anche se si tratta di semplici fossili, figuriamoci quanto possa esserlo trovarsene uno vivo e vegeto fra le mani! Questo sembra però essere proprio quello che è accaduto a due signore durante una delle solite passeggiate in spiaggia. Camminando sul bagnasciuga in cerca di conchiglie è stato inevitabile notare la strana “pietra” una formazione tondeggiante con alcuni speroni che si è poi rivelata essere ben altro. Toccando la strana conformazione le due hanno notato un movimento che le ha fatte in primo luogo sobbalzare, poi è bastata una ricerca per capire la straordinarietà di ciò che stavano osservando.
In pochi conosceranno i limuli ma la loro presenza sul nostro pianeta è ben antecedente a quella della maggior parte della forme di vita che ci sono oggi, questi animali sono stati in grado di sopravvivere alle condizioni più avverse sul nostro pianeta, eppure ad oggi sembrano essere in pericolo ed ancora una volta la colpa è dell’uomo. Il Limulo è un artropode, imparentato da vicino con ragni e scorpioni e la sua vita in mare è generalmente poco notata.
Questi animali amano infatti le profondità marine e tendono a raggiungere il sotto costa solo nel periodo riproduttivo, in medicina però sono animali molto conosciuti visto che il loro sangue viene utilizzato dagli anni 70 per le sue straordinarie proprietà. Il sangue del Limulo è incolore ma se esposto all’aria assume una colorazione blu, questo prodotto nasconde però caratteristiche uniche, essendo in grado di rivelare la presenza di batteri particolari sia nel corpo umano che su alcuni strumenti.
Proprio per questo motivo i limuli sono oggetti di una caccia spietata, anche se attualmente la pratica di prelievo del sangue dai limuli avviene in maniera più etica possibile. Dopo il salasso gli animali vengono infatti liberati nuovamente, questo però non significa che a questi non viene fatto del male nella maniera più assoluta visto che una percentuale di oltre il 10% sembra morire in seguito al trattamento. Sintetizzare il sangue di Limulo è diventato dunque uno degli obiettivi di molti istituti di ricerca, ma non sembra facile emulare tali straordinarie capacità in laboratorio.
Trovarsi in mano un pezzo di storia del pianeta come questo può allora rappresentare un evento unico, dopo qualche foto di rito l’animale è stato tuttavia saggiamente riaccompagnato in acqua dove ha potuto riprendere la via degli abissi.
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