Scrive una lettera al suo cane che ha adottato al canile

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By lotta75

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@Facebook/Roberto Arduini

Il rapporto che si crea con un compagno a 4zampe è un patto per la vita. Molte persone considerano il cane un accessorio, qualcosa che può essere utilizzato per poi scartarlo, senza considerare che si tratta di essere senzienti che provano sentimenti, quindi dolore e affetto. L’abbandono di un animale è all’ordine del giorno e c’è chi non sa fa problemi a lasciare una creatura indifesa che si è sempre fidata in mezzo alla strada, magari, come recentemente accaduto a Detroit, con i vecchi mobili, scartati durante il trasloco.

A Natale, uno dei sogni del cassetto di molti bambini ma anche di persone adulte, è quello di trovare un bel cucciolo con il fiocco rosso sotto l’albero. Cuccioli di razza che, nel periodo natalizio, sono venduti ovunque. In questo settore, non mancano come sempre truffe e i cuccioli potrebbero provenire anche da allevamenti illegali o dai traffici con i Paesi dell’Est. Ma quello che inorridisce maggiormente è il fenomeno successivo quello dell’abbandono a ridosso del periodo estivo quando l’animale diventa un problema per gli spostamenti. E così, quei cuccioli così allegri trovati sotto l’albero diventano dei giovani adulti spaventati per le strade o dietro le gabbie dei canili. Tutto ciò pare appartenere alla retorica e mentalità dello scorso secolo eppure si tratta di una tendenza confermata ogni anno dai dati statistici. Ecco perché le associazioni e organizzazioni animaliste di fronte a questa tema promuovano ogni anno campagne si sensibilizzazione anche per le adozioni.

E’ il messaggio che ci ha regalato Roberto Arduini, noto speaker di Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano che, poco prima di Natale, il 20 dicembre, ha pubblicato sul suo profilo Facebook una lettera che ha dedicato al suo cane, adottato quando era solo un cucciolo al canile. Una lettera molto dolce che invita a riflettere sul significato di accogliere un animale nella propria casa o meglio dire nella propria famiglia. Un bellissimo messaggio con il quale si ricorda che oltre ai bei cuccioli esposti dietro le vetrine ci sono migliaia di cani, più o meno giovani, che attendono una persona che saprà amarli per la vita, dietro le sbarre gelide di un canile. Un animale è un essere vivente che merita il rispetto di chi decide di prendersi cura di lui.

Vi lasciamo con questa lettere commovente che Arduini ha dedicato al suo cane, sperando che chi ha trovato la sua anima gemella in questo Natale non tradirà mai quello sguardo pieno d’amore, così come ci racconta lo stesso speaker.

“C’era la neve, quel giorno, a Bracciano.Un sabato mattina di sei anni fa. Il mio primo cane era morto da qualche settimana. Non me lo dimenticherò mai, il mio primo cane. Arrivato in casa in un periodo così delicato della vita che tutto sarebbe potuto andare in mille pezzi da un momento all’altro. Lui con la sua dolcezza rimise un po’ di cose al proprio posto. Poi si spense, all’improvviso. Ancora giovane. Lasciandomi un senso di vuoto che mai avrei pensato sarei riuscito a colmare. Fino a quando, quel sabato mattina di sei anni fa, in quel canile di Bracciano alla ricerca di un pizzico d’affetto incondizionato, incrociai lo sguardo di questo cucciolotto. Aveva cinque mesi. Razza fantasia, la più bella che ci sia. Sembravamo conoscerci da sempre. Fu amore a prima vista. Tornò a casa con me, mio padre e mia madre. Da allora è una componente fondamentale della famiglia. Io dovrei essere il suo padrone, ma so benissimo che è lui ad educare me. Fa come gli pare, viziato, asociale, prepotente, ma allo stesso tempo buonissimo e dolcissimo. Ogni volta che incrocio il suo sguardo, mi insegna senza parlare cosa significhino parole come fedeltà, fiducia, amore. Era destino che noi due ci incontrassimo, amico mio. Ti voglio un bene infinito, da sei anni illumini casa anche se sei tutto nero, spero che tu possa attraversare altre mille estati e mille inverni. E scusate se vi do un consiglio: non comprate i cani. Andate in canile e salvatene uno. Alla fine, vedrete, sarà lui a salvare voi”.

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