La telecamera di sicurezza di un parco negli Stati Uniti ha restituito oltre 400 foto di uno stesso orso: i suoi selfie sono diventati virali.
Negli ultimi anni il fenomeno dei selfie, parola che deriva dall’inglese e significa letteralmente “autoscatto“, si è diffuso in tutto il mondo diventando un vero e proprio fenomeno popolare. Sarà per questo che un simpatico orso statunitense non ha potuto fare a meno di sperimentarlo anche lui. Dalla contea di Boulder, situata nello Stato del Colorado negli Stati Uniti, arrivano le foto dell’animale che da qualche tempo tutte le notti ha preso l’abitudine di sostare davanti a una telecamera di sicurezza di una riserva naturale. I suoi scatti fotografici in primo piano hanno conquistato il web, rendendo l’orso famoso a livello mondiale con il nome di “selfie bear” (“l’orso dei selfie”).
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In uno dei numerosi parchi della contea di Boulder recentemente sono state collocate alcune telecamere per monitorare la fauna selvatica. La nuova installazione non è sfuggita allo sguardo attento di uno degli abitanti della riserva, un esemplare di orso nero americano. Tutte le notti l’animale si avvicina alla telecamera e passa diversi minuti fermo lì davanti.
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Il dipartimento Mountain Parks and Open Spaces della contea aveva collocato questi dispositivi per avere maggiori informazioni sugli animali presenti nel suo territorio. Come ha spiegato Will Keeley, ecologo della fauna selvatica del dipartimento, le telecamere di rilevamento del movimento offrono «un’opportunità unica per avere maggiori informazioni su come le specie locali utilizzano il paesaggio che ci circonda riducendo al minimo la nostra presenza in habitat sensibili». Le telecamere svolgono infatti un ruolo importante nell’aiutare il personale del dipartimento a identificare importanti aree della fauna selvatica. Le informazioni raccolte vengono utilizzate per raccomandare misure di protezione dell’habitat e per aiutare a proteggere le aree naturali.
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Nel visionare i filmati delle telecamere, i ricercatori hanno fatto una scoperta incredibile. Uno dei dispositivi aveva registrato 580 immagini, di cui oltre 400 corrispondevano a un particolare orso. Le fotografie mostrano l’animale in diverse posizioni, come se l’orso si fosse messo in posa per scattarsi dei selfie: le diverse inquadrature lo mostrano davanti, lateralmente, molto vicino, lontano, di fianco, con la testa inclinata. Le simpatiche foto sono state condivise sulla pagina Twitter del parco (@Boulder OSMP), appassionando milioni di utenti e facendo diventare famoso quello che è stato definito il “selfie bear”. (di Elisabetta Guglielmi)
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