Scoperta una nuova specie di anguilla elettrica nella foresta pluviale Amazzonica, la sua scossa è tre volte superiore a una presa domestica ed è la più potente del regno animale.
Misura all’incirca 2,5 metri, l’anguilla che è stata chiamata Electrophorus voltai in memoria di Alessandro Volta, il fisico Italiano che ha inventato il primo generatore elettrico mai realizzato, e la pila.
L’animale, assomiglia a un tipo di pesce coltello, e la sua scossa elettrica può raggiungere fino a 860 volt. Un voltaggio elettrico così elevato da superare la tensione di qualsiasi altro animale conosciuto in natura.
La ricerca è stata svolta da un gruppo della fondazione di San Paolo, comprendente scienziati dello Smithsonian Institute e della National Geographic Society.
Grazie a questo studio è stato possibile rivelare questa ulteriore distinta specie di anguilla elettrica, portando le specie conosciute di anguille elettriche a tre.
L’ autore principale del documento di ricerca, Carlos David de Santana, del Museo Nazionale di Storia Naturale degli Stati Uniti ha dichiarato al New York Times:
“È letteralmente scioccante, quando scopri nuove diversità in un pesce così accattivante descritto per la prima volta 250 anni fa”
Con questo studio, e con questa eccezionale scoperta della nuova specie, è stato possibile separare le anguille in tre diverse specie distinte.
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L’anguilla Electrophorus voltai
Apparentemente tra le anguille prelevate da diverse zone del bacino Amazzonico non vi erano lampanti differenze, il che portava a pensare che si trattasse di un’unica specie.
Il professor Naércio Menezes , del Museo di zoologia dell’Università di San Paolo, ha infatti dichiarato dichiarato: “Abbiamo usato la tensione come criterio chiave di differenziazione. Questo non è mai stato fatto prima per identificare una nuova specie. “
Ulteriori analisi, del DNA su 107 campioni raccolti, hanno ribaltato secoli di ipotesi rivelando tre specie distinte: Electrophorus electricus , Electrophorus voltai e Electrophorus varii.
Il team di ricerca nei 6 anni di lavoro ha anche imparato molto sulle caratteristiche sociali degli animali.
Si è sempre pensato che le anguille elettriche fossero creature solitarie , che inseguivano le proprie prede da sole nell’oscurità della fanghiglia.
Osservandole assiduamente si è scoperto invece che questi animali lavorano insieme per coordinare le loro manovre predatorie, proprio come fanno le leonesse a caccia.
“Questo comportamento sociale è abbastanza insolito“, ha dichiarato il professor Menzes. “Si riuniscono, circondano i pesci di cui si nutrono, rilasciano elettricità e uccidono”.
La ricerca “indica che un’enorme quantità di specie è in attesa di essere scoperta nella foresta pluviale amazzonica, molte delle quali possono ospitare cure per malattie o ispirare innovazioni tecnologiche“, ha dichiarato David de Santana.
La foresta amazzonica è infatti la zona del terra che si estende per circa 6,7 milioni di chilometri, nella quale vi sono racchiuse circa il 10% di tutte le specie presenti sul pianeta.
E’ importantissimo quindi difendere e preservare quello che oltre a essere il polmone della terra, permette la sopravvivenza di tantissimi animali che probabilmente ancora non sono stati scoperti oltre che fornire un habitat a quelli in via di estinzione.
L.L.
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