Sono serviti oltre un mese di ricerca scientifica per scoprire 39 specie nella Guyana, in America del sud. . Tutto frutto di una spedizione scientifica lungo un fiume che si snoda per oltre 220 km, nel Kaieteur National Park (Knp) e nell’Upper Potaro in Guyana. I ricercatori e una squadra del WWF del Global Wildlife Conservation Biodiversity Survey Teamhanno setacciato la zona per oltre un mese, scoprendo 6 nuove specie di pesci, 3 piante, 15 coleotteri acquatici, 5 libellule e altre ancora. E’ quanto emerge dal rapporto “Biodiversity Assessment Survey of the Kaieteur Plateau and Upper Potaro, Guyana” pubblicato dal Biodiversity assessment team (Bat) di Wwf Guianas e Global wildlife conservation (Gwc), il secondo di una serie che punta a mettere in evidenza la biodiversità incredibilmente ricca della Guyana e che rappresenta la più recente valutazione floreale e faunistica su vasta scala in questa regione unica e remota del Sud America.
“Il 15% dei pesci raccolti dal team era endemico del bacino del fiume Potaro – spiegano i ricercatori – mentre molti dei suoi uccelli, anfibi e mammiferi sono ormai ristretti in areali che si trovano solo nelle Guiana Highlands e nel Guiana Shield. Il Knp e l’Upper Potaro ospitano anche specie vulnerabili o in via di estinzione”.
Il Kaieteur Plateau Upper Potaro è un habitat importante per molte specie rare e minacciate come i rondoni dei Tepui (Streptoprocne phelpsi), il giaguaro (Panthera onca), il galletto di roccia della Guyana (Rupicola rupicola), i pecari labiati (Tayassu pecari) e la rana dorata delle rocce (Anomaloglossus beebei), il simbolo del Knp. Oltre il 50% degli uccelli, il 40% degli odonati, il 30% dei mammiferi e il 43% degli anfibi che vivono in Guyana si trovano in quest’area.
La specie fin ora più accattivante è proprio la tarantola blu, non solo per l’incredibile colorazione, ma anche per l’insolita vita sociale per un ragno di questo tipo. È stata scoperta di notte per puro caso dal dottor Andrew Snyder, un erpetologo del Biodiversity Assessment Team, Che si è trovato a far parte di una spedizione per valutare lo stato di salute di anfibi e rettili dell’area fortemente minaccia. Per puro caso con una torcia si è accorto della luminosità che usciva da un tronco marcio credendo di aver illuminato gli occhi di un ragno, il ricercatore si è poi deciso a tornare sui suoi passi scoprendo un meraviglioso Aracnide Blu.
Si tratta molto probabilmente di una specie endemica, cioè che vive soltanto in quel luogo sulla Terra, così come tanti altri animali e piante registrati dai ricercatori.
Il Biodiversity assessment team ha evidenziato che: “Il carattere unico della biodiversità dell’area deriva da diversi fattori tra cui l’integrità degli habitat forestali, fluviali e torrentizi indisturbati, dalla sua topografia e geologia e dall’effetto isolante sulle specie che esercitano le cascate di Kaieteur e la presenza di numerose rapide nel fiume Potaro. Allo stesso tempo, tuttavia, la pressione indotta dall’uomo sul territorio sta crescendo e durante il sondaggio era evidente. Per esempio, i coleotteri acquatici e gli odonati, la cui presenza è indice di una buona qualità dell’acqua, erano completamente assenti in alcune insenature dove si era svolta l’estrazione mineraria. La perdita di qualità delle foreste e delle acque dovuta alle attività minerarie non ha solo un impatto sull’ambiente e sulla biodiversità, ma anche sulle popolazioni locali che si affidano all’area per i loro mezzi di sostentamento, acqua dolce, pesce, selvaggina, legname e altre risorse naturali».
Nessuno lo sa ma la Guyana è uno dei paesi più importanti al mondo perché questo piccolo territorio stretto tra il Brasile, il Venezuela e il Suriname ha infatti la seconda più alta percentuale di copertura forestale della terra. I biologi spiegano che “Storicamente la biodiversità della Guyana era stata naturalmente protetta grazie alla bassa densità di popolazione umana e al fatto che gran parte del Paese era inaccessibile”. Negli ultimi 10 anni il WWF ha cercato di lavorare con le parti interessate per cercare di limitare almeno i danni delle pressioni sull’ambiente.
Aiesha Williams, country manager del Wwf Guianas, ha evidenziato che “Con una così grande importanza per la natura e i mezzi di sostentamento, è quindi estremamente importante che lo sviluppo economico dell’area e dei suoi abitanti si basi sul principio dell’utilizzo delle risorse naturali in un modo ben pianificato e sostenibile.”
Sino ad alcuni anni fa queste specie erano isolate e protette dall’uomo, ma la pressione antropica comincia a farsi sentire anche qui, e spedizioni come quella del WWF sono utili per monitorare e tutelare la biodiversità locale. Tutti i dettagli sono stati riportati su un documento divulgato dal WWF Guyana.
B.M
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