Li conosciamo come sono oggi ma non sappiamo come appariranno tra qualche anno: come saranno i gatti del futuro? La risposta della Scienza.
Quanto sappiamo del loro passato? Probabilmente poco ma ancora meno possiamo immaginare come diventeranno nei prossimi anni i nostri adorati felini. A rispondere a questa interessante domanda ci ha pensato la Scienza: come saranno i gatti del futuro? Avranno le stesse caratteristiche di quelli odierni e, se cambieranno, in cosa saranno diversi? La risposta scientifica chiarirà ogni dubbio.
Guardandoli oggi comodamente adagiati accanto a un fuoco acceso e schizzinosi in fatto di cibo, vi immaginereste che sono stati animali abituati a vivere allo stato brado all’aria aperta e cibandosi delle prede di fortuna che da soli riuscivano a catturare? In effetti è facile ancora notare il suo istinto predatorio, che lo induce a non perdere mai l’occasione di catturare topi, uccelli ma anche piccoli insetti e non solo quando esce da casa.
Resta sempre un animale selvaggio, indipendente, geloso della sua privacy ma che si è anche abituato a una determinata routine e che non si accontenta facilmente di ciò che gli propiniamo come pasto. Eppure una volta era molto meno selettivo; negli anni il processo di domesticazione lo ha fatto diventare così come lo vediamo adesso. Il tutto è iniziato già 10mila anni fa, in Mesopotamia, quando gli uomini che si spostavano di luogo in luogo hanno iniziato a portare con loro anche degli animali che si rendevano utili nelle operazioni di agricoltura e caccia.
Il suo ruolo era quello di custode dei granai, proteggendoli dall’attacco di topi e ratti, e naturalmente come cacciatori. Negli anni la convivenza tra uomo e felino sembra essere migliorata al punto da farlo diventare uno degli animali domestici per eccellenza, insieme al cane.
E’ possibile prevedere il futuro? In un certo senso, sì. Ma non serve una magia bensì qualche studio approfondito, che si basa su alcuni dati raccolti nel corso degli anni. Infatti sarà possibile immaginare il gatto del futuro mettendo a paragone quello del passato e quello attuale, sulla base di determinate caratteristiche, come ad esempio la dimensione.
In base alla pelle ritrovata da alcuni archeologi di alcuni esemplari dell’era vichinga con quelli attuali, appare chiaro che questi ultimi sono più grandi: questa tendenza sembra essere completamente opposta a quella seguita da altri animali, in primis il cane, che invece nel corso degli anni pare essersi rimpicciolito. ma come è possibile che gli altri si facciano più piccoli e i felini invece aumentino di dimensioni? A loro il processo di domesticazione ‘fa bene’, nel senso che l’abbondanza di cibo e la scarsa (o meglio nulla) difficoltà nel procurarselo da soli, li aiuta a crescere più sani e più in forma.
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Non si tratta solo di ipotizzare come saranno fisicamente i gatti del futuro ma anche in che modo si rapporteranno ai loro simili e ai padroni umani: di sicuro, già rispetto al passato, i felini di oggi sono molto più socievoli e affettuosi perché abituati a stare a contatto con gli esseri umani, a considerarli come amici e probabilmente saranno diversi anche con gli altri animali.
Non dimentichiamo infatti che, nel corso degli anni, i felini hanno imparato a stare insieme ad altri loro simili o altri animali, sperimentando la convivenza ( anche se ancora capita che il gatto odia il cane per un motivo specifico). Inoltre pare che in futuro i gatti siano ancora più predisposti ad adattarsi agli spazi piccoli come quelli di un appartamento di città, quindi a loro agio in un contesto urbano.
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