Scimmie transgeniche, più intelligenti con geni umani impiantati
Fino ad oggi, come ricordato da Michela Khuan, responsabile sperimentazione animale della LAV, i geni animali erano modificati per farli più simili agli umani, in modo da condurre sperimentazioni sempre più attendibili e utili alla ricerca umana.
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Che siano geni umani impiantati, rimozione di geni, come la desensibilizzazione genetica per togliere il sentimento del dolore agli animali, la ricerca nel settore della genetica non ha più confini etici e morali.
Tutto è lecito e consentito, dopo aver scoperchiato il vaso di Pandora del DNA.
Fino ad arrivare, in Cina, dove al Kunming Institute of Zoology sono state create delle scimmie transgeniche, nel cui Dna sono stati trasferiti geni che controllano lo sviluppo del cervello umano.
Lo studio è stato pubblicato sulla rivista del Mit Technology Review, sulla rivista cinese National Science Review e altri media, diffondendo risultati sconcertanti che fanno rabbrividire.
La sperimentazione ha preso come cavie dei macachi ai quali sono stati inseriti geni umani. I primati sono stati poi sottoposti a test cognitivi arrivando a risultati superiori alla media delle altre scimmie non “transgeniche”.
I ricercatori hanno sottolineato che in base al monitoraggio, i cervelli delle scimmie transgeniche hanno avuto uno sviluppo più lungo rispetto a quelle non modificati arrivando tuttavia alle stesse dimensioni, smentendo le previsioni dei ricercatori.
“Questo è stato il primo tentativo di capire l’evoluzione della cognizione umana con un modello di scimmia transgenica”, ha dichiarato il genetista Bing Su, del Kunming Institute of Zoology, a capo della ricerca.
“L’uso di scimmie transgeniche per studiare i geni umani è una strada rischiosa da prendere: è la classica china scivolosa”, ha tuonato il genetista James Sikela, dell’Università del Colorado.
Test pericolosi ed eticamente discutibili portati avanti dai genetisti con la tecnica Crispr che copia e incolla il Dna. Animali vittime di sperimentazioni che spostano l’asticella della morale. Alcune scimmie sono state anche clonate con un gene dell’uomo legato all’autismo o con geni legati all’insonnia.
“Ammesso che siano stati effettivamente fatti, cosa che è tutta da verificare, sono esperimenti che qui sono inaccettabili dal punto di vista etico, non si possono umanizzare i primati. Eticamente è inaccettabile, basti pensare che non abbiamo idea di cosa succeda nella testa della scimmia quando vengono inseriti questi geni”, ha dichiarato Carlo Alberto Redi, genetista dell’Università di Pavia, ricordando che queste sperimentazioni sono vietate in occidente, proponendo vie alternative a questi test.
Redi ha poi spiegato che sicuramente questi studi sono rilevanti per capire ad esempio “come funzionano alcune aree del cervello a come reagisce il sistema immunitario ma bisogna trovare altri metodi per ottenere gli stessi risultati. Una via è creare i cosiddetti `organoidi´, simili agli organi umani, magari stampati in 3D”.
Una ricerca imbarazzante che porta a credere in molte tesi sostenute dagli appassionati di ufologia per cui gli stessi umani derivano da test genetici condotto da alieni su uomini primitivi.
Ancora una volta, la realtà supera la fantascienza. “A quando il pianeta delle scimmie?”
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C.D.
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