Una ragazza, che lavora presso un centro di recupero della fauna selvatica, ha salvato uno sciacallo da un allevamento: l’animale mostra la sua riconoscenza in un modo dolcissimo.
I centri per il recupero della fauna selvatica svolgono un ruolo centrale nella salvaguardia di specie di animali in difficoltà o a rischio di estinzione. Nella maggior parte dei casi lo staff che lavora presso questi centri tende a limitare i contatti con gli animali selvatici per evitare che questi si abituino alla presenza degli esseri umani e trovino maggiore difficoltà al reinserimento in natura. In alcuni casi, però, è davvero difficile mantenere le distanze dagli animali salvati. Lo sa bene una donna, Mikayla Raines, che lavora presso l’organizzazione non profit statunitense Save a Fox. Nelle scorse settimane la donna ha salvato uno sciacallo in difficoltà. Da quando è arrivato presso la struttura, l’animale ha riconosciuto in Mikayla la sua soccorritrice e da allora ogni volta che la vede le corre incontro per dimostrarle tutta la sua riconoscenza.
A testimoniare il legame di affetto che si è instaurato tra lo sciacallo e la soccorritrice sono una serie di video che la stessa ragazza ha condiviso sul proprio profilo TikTok, Mikayla Raines, all’account social @mikayla. raines.
Uno dei filmati che ha ricevuto il maggior numero di visualizzazioni mostra il momento dell’incontro tra Mikayla e l’animale selvatico. Lo sciacallo, al quale è stato dato il nome di Anubis, corre verso la donna non appena la vede, comportandosi non diversamente da come farebbe un cane (al quale del resto assomiglia nell’aspetto). Anubis si fa prendere in braccio dalla ragazza e accetta di buon grado le sue carezze. Anche gli altri filmati mostrano la dolcezza dello sciacallo salvato, che attende ansioso l’arrivo di Mikayla: il quattro zampe adora ricevere attenzioni e coccole. Le immagini condivise su TikTok mostrano l’animale intento a giocare o a riposare in compagnia di alcuni esemplari di volpi ospitati nel centro di recupero.
Anubis è un esemplare di sciacallo, un mammifero carnivoro di medie dimensioni appartenenti alla famiglia dei Canidi (che comprende cani, lupi e volpi). Con il termine “sciacallo” si identificano, in realtà in modo improprio, quattro diverse specie di canidi lupini del vecchio mondo e le loro relative sottospecie. La definizione “sciacallo” non ha quindi alcun valore scientifico né tassonomico; nonostante ciò viene comunemente utilizzata per parlare degli animali di queste specie accumunate da notevoli somiglianze morfologiche. Le diverse specie di sciacallo si contraddistinguono per una taglia contenuta, minore rispetto a quella dei lupi. Questi animali possiedono una dentatura robusta e zampe lunghe e affusolate.
@mikayla.raines That’s one happy #jackal Don’t forget to watch our pinned video! #saveafox ♬ original sound – Mikayla Raines
Gli sciacalli svolgono un ruolo importante negli ecosistemi in cui abitano: occupano una nicchia ecologica simile a quella dei coyote americani, in quanto sono predatori di piccoli animali. Sono animali carnivori notturni, attivi prevalentemente all’alba e al tramonto. L’animale protagonista dei video condivisi su TikTok dalla responsabile del centro di recupero è uno sciacallo dorato (nome scientifico di Canis aureus, secondo la classificazione tassonomica di Linneo del 1758), un canide lupino di medie dimensioni. Agli sciacalli dorati sono spesso paragonati i coyote. Il coyote (nome scientifico di Canis latrans secondo la classificazione tassonomica di Say del 1823) è conosciuto anche come “lupo della prateria”; è un canide lupino originario del Nord America. Diversamente dal lupo grigio, il coyote è di taglia più piccola e filogeneticamente ha origini più antiche. Il coyote si differenzia dallo sciacallo dorato originario dell’Eurasia per le dimensioni maggiori. Gli sciacalli sono diffusi principalmente in Africa, in un’area che va dal Nordafrica fino alle savane subsahariane. Lo sciacallo dorato è diffuso soprattutto in Europa sud-orientale e centrale, Asia Minore, Medio Oriente e Asia sud-orientale.
Gli sciacalli, nonostante non siano inseriti tra le specie a rischio di estinzione, sono frequentemente catturati per essere tenuti in allevamenti di animali da pelliccia. L’obiettivo dell’organizzazione di recupero Save a Fox, diretta da Mikayla e dal marito, è proprio quello di salvare da questi allevamenti esemplari di sciacalli e di volpi. Dopo la detenzione negli allevamenti, questi animali non possono più essere reintrodotti in natura. Il compito di Mikayla è quindi quello di prendersi cura degli esemplari salvati, assicurando loro un posto tranquillo in cui vivere.
Anche Anubis è stato salvato da un allevamento di animali da pelliccia. Al quattro zampe, Mikayla ha dato il nome dell’antica divinità egizia, Anubi, signore della morte e dell’oltretomba, identificato dagli Egizi proprio con uno sciacallo. Anubis però non ha per nulla il comportamento di un animale selvatico, né di una temibile divinità. Dolcissimo e sempre pronto a ricevere un surplus di coccole, il quattro zampe si è completamente adattato alla sua nuova vita nel centro di recupero, proprio come dimostrano i video che lo vedono protagonista. (di Elisabetta Guglielmi)
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