Sbattono ripetutamente un gatto randagio contro un muro

Sbattono ripetutamente un gatto randagio contro un muro

bilbo2E’ stato preso e lanciato ripetutamente contro un muro fino a che non aveva tutte le ossa rotte. Un nuovo caso di maltrattamento di cui è stato vittima un povero gatto randagio preso di mira da un gruppo di ragazzini che, per gioco, si sono accaniti contro di lui, fino a ridurlo in fin di vita.

E’ quanto ha denunciato l’organizzazione animalista Oipa di Marsala rendendo noto che, nel quartiere di Amabilina, si sono verificati diversi casi di crudeltà nei confronti degli animali.

Alcuni testimoni hanno riferito che il povero felino è stato messo dentro un sacchetto di plastica e lanciato più volte contro un muro. Purtroppo, nessuno è intervenuto per fermarli. All’arrivo dei volontari, il gatto era in fin di vita ed è stato trasferito in una clinica veterinaria dove è stato sottoposto ad un’eutanasia per mettere un fine alle sue sofferenze: “Di questa terribile vicenda siamo venuti a conoscenza per caso- hanno commentato i volontari Oipa, indignati per l’indifferenza e l’omertà dei residenti che non segnalano né denunciano i responsabili.

L’organizzazione animalista ha rivolto un appello alle forze dell’ordine affinché siano individuati i responsabili che in questi ultimi tempi stanno commettendo azioni di violenza nei riguardi dei gatti randagi, alcuni dei quali sono stati usati come palle per giocare a calcio.

“Noi non ci arrendiamo e chiediamo ai Consiglieri Comunali di portare questi preoccupanti avvenimenti in Consiglio Comunale per chiedere misure urgenti atte a contrastare il dilagante fenomeno degli abbandoni e dei successivi maltrattamenti su animali inermi”, ha dichiarato Oipa.

Sul caso è intervenuto lo stesso assessore Lucia Cerniglia che ha incontrato le forze dell’ordine per monitorare ed effettuare dei controlli nel quartiere, annunciando di voler concordare con Oipa delle azioni congiunte per sensibilizzare i cittadini al rispetto per gli animali.

“Anche sull’amore verso gli animali c’è molto da lavorare. Ferisce profondamente il silenzio di chi ha assistito, restando così impuniti gli autori del vile atto barbarico”, ha commentato l’assessore.

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