Dalla Spagna alla Sardegna: arrivano sette aquile di Bonelli. Serviranno per ripopolare una zona “morta”. A comunicarlo gli esponenti di Ispra.
Il periodo non è affatto dei più semplici. Con il coronavirus che ne se va “tranquillamente in giro”, molti spostamenti sono stati limitati per salvaguardare la salute di tutti noi, compresa quella gli animali che vivono sia all’interno delle mura domestiche, sia nelle “terre selvatiche”.
Nonostante ciò, alcune volte, si può ancora sognare in grande e cercare di spostare degli esemplari da una nazione all’altra, cercando di ripopolare una zona che si credeva morta e che ora torna a vivere. Le due nazioni in questione sono Italia e Spagna, la località precisa è uno dei posti più belli del nostro Paese: la Sardegna.
Un luogo rinomato per un mare splendente, che offre colori che pochi altri posti al mondo “donano” ai nostri occhi. Oggi, però, parliamo di cieli, specialmente di aquile. Esattamente di sette esemplari di “Aquile di Bonelli”, conosciuta anche come “Aquila Fasciata”.
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Un ritorno in “terra italica” per tornare a volare, alta, nei cieli. L’aquila di Bonelli torna ufficialmente in Italia, esattamente in Sardegna. Ben sette esemplari, che saranno liberati in futuro per ripopolare l’isola di una specie che non si vedeva ormai da parecchio, se non troppo tempo e che nel nostro Paese è a rischio estinzione. Si tratta di cinque pulcini e due maschi adulti (tre femmine e quattro maschi). Arrivati tutti assieme, il 4 agosto, a Porto Torres.
A comunicare questo importante “spostamento” sono stati gli esponenti di Ispra (l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale). Il tutto nell’ambito del progetto “Aquila a-life” coordinato da Grefa, Ong spagnola che lavora nel campo della conservazione della natura e della fauna autoctona. Un progetto che vede nel suo essere la reintroduzione della specie in Sardegna. Esemplari che mancavano da circa 30 anni, a partire dai primi anni del novanta.
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Agli esemplari di aquila di Bonelli sono già stati dati dei nomi: Torres Minnena, Sadonna, Mantzela, Arroyito, Dure, Arcantzelu e Zoseppe. Animali che, come accade sempre in questi precisi casi di reinserimento, non saranno da subito liberati, ma ospitati nella grande voliera per permettere loro di ambientarsi e prendere confidenza con l’ambiente circostante.
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