Nei cieli della Sardegna, dopo appena un mese dal loro arrivo, sono state liberate le Aquile del Bonelli: volo verso la libertà.
Avevamo parlato di loro circa un mese fa, quando approdarono in Sardegna dalla terra spagnola. Ora è il momento di riportare alla cronaca la loro vicenda, finita o se vogliamo appena iniziata con un volo verso la libertà.
Parliamo delle Aquile del Bonelli, volatili che, prima di oggi, erano in via d’estinzione all’interno o, se volete, nei cieli della nostra bella penisola. Poi il ritorno, esattamente un mese fa, nel periodo più caldo dell’anno. Oggi, invece, tornano in volo e lo fanno grazie ad un processo d’inserimento che le ha visionate e mai lasciate sole durante tutto il periodo necessario per farle sentire a “casa”. In tutto sono sette, le aquile del Bonelli, che hanno preso il volo verso la libertà: quattro femmine e tre maschi. Chissà, ora, ove saranno dirette e che posti, a loro prima sconosciuti, andranno a visitare.
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Sono sette le aquile del Bonelli liberato in alto, su nei cieli della Sardegna, esattamente sopra “la testa” del Parco Tepilora, nel cuore dell’isola italiana. La voliera che ha ospitato gli esemplari, che ricordiamo essere quattro femmine e tre maschi è stata aperta, per dare inizio al volo, all’alba di quest’oggi. Presenti molti esperti e addetti al persone dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (Ispra) assieme a quello dell’Agenzia regionale Forestas.
Uno spettacolo davvero da non perdere, che ha portato una “ventata” di novità nei cieli sardi e italiani al tempo stesso. Gli esemplari in questione erano arrivati agli inizi di agosto. Tempo un mese e son volati via. Tutte quante sono uscite in modo spontaneo senza troppi accorgimenti e complicanze. Da subito, però, controllate a vista dagli operatori, che hanno assistito lo spiccare in volo per primi. Come detto poc’anzi il tutto è avvenuto all’alba di oggi, qualche minuto dopo le 6 di mattina. Le prime ad uscire sono state Arryoto e Arcantzeru. Poi un momento di pausa per circa un’ora prima di assistere al volo di Sadonna e Minnena. È stato un susseguirsi di emozioni perché non tutte le aquile uscivano nello stesso momento. Verso le 10 si son fatti avanti i “maschietti”: Mantzena e Dure. L’ultimo è stato Zoseppe, che ha spiccato il volo poco dopo mezzogiorno. E con quest’ultimo sullo spettacolo è calato il sipario. Un’attenzione massima, però, è quella che non deve mai mancare.
Spiccare il volo sì, ma senza dimenticarsi che tutto ciò comporta, ancora, una fase molto delicata. Per questo motivo il personale sarà sempre a contatto con le aquile. Proprio a contatto no. Fornirà loro, tramiti gli appositi contenitori, del cibo che possa mantenerle in vita fino a che non saranno capaci di procacciarlo da sole. Infine, ma non di minore importanza, con i trasmettitori satellitari, di cui sono dotati gli esemplari, potranno essere valutate situazioni anomale o di potenziale ed elevato rischio.
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