Da San Severo, nelle scorse settimane, era giunto il dramma di una povera ragazza amante degli animali. Dalila Iafelice è stata travolta e uccisa dal treno regionale diretto a Termoli nel tratto Chieuti-Ripalta. Stava provando a salvare il suo cagnolino, che era scappato e si stava avvicinando ai binari. La ragazza era proprio originaria della città a nord di Foggia, che aveva anche voluto ricordarla con alcune iniziative. Ora riemerge a San Severo una vicenda datata qualche anno. Un episodio di crudeltà, che però ora ha un responsabile condannato.
Nell’estate di tre anni fa, infatti, un operatore ecologico, a bordo del furgoncino della ditta dei rifiuti del Comune, investì intenzionalmente e uccise un cane. L’episodio – ripreso in un video – aveva causato molta indignazione. In tanti avevano chiesto che nei confronti dell’operatore ecologico venissero presi provvedimenti seri. Inoltre, si era aperto il procedimento penale, ora conclusosi con la condanna per l’uomo a sei mesi di reclusione. Spillo – questo il nome del cane investito – pare stesse aspettando il suo proprietario.
Soddisfazione per la sentenza delle scorse ore è stata espressa dall’Organizzazione Internazionale Protezione Animali, che su Facebook commenta: “Da un punto di vista legale, si tratta di un precedentemente importantissimo: la condanna, anche se di primo grado, è infatti per uccisione di animale e non per la violazione del Codice della strada, quindi è stata riconosciuta una responsabilità penale. Una grande vittoria, ottenuta grazie al lavoro di squadra del team dello Sportello Legale OIPA e degli angeli blu dell’OIPA Foggia”.
Plaude alla sentenza anche Claudia Taccani, responsabile Sportello Legale OIPA: “È un precedente importantissimo e raro da un punto di vista legale. La condanna, anche se di primo grado, è per uccisione di animale e non per la violazione del Codice della strada, quindi è stata riconosciuta la responsabilità penale. Una grande vittoria, ottenuta grazie al lavoro di squadra del team dello Sportello Legale OIPA”. Per questo vengono ringraziati l’avvocato Vincenza Raganato e l’ingegnere informatico Luigina Quarta. Inoltre si ringraziano gli “angeli blu dell’OIPA Foggia, che vede riconosciuta la gravità della condotta di un uomo che ha volutamente causato la morte di un essere vivente”.
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GM
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