Ogni anno ha luogo a Pamplona la celebre Festa di San Firmino, caratterizzata dalla famosa corsa dei tori in città. E come sempre non mancano le proteste.
Come ogni anno, nel periodo estivo si torna a parlare della controversa ‘Festa di San Firmino’ che si svolge nella città di Pamplona, in Spagna. L’evento è contraddistinto dall‘impiego di numerosi tori inferociti che vengono lasciati liberi di correre lungo un percorso stabilito del centro abitato. E puntualmente ad ogni edizione si verificano anche atti di ferimento, spesso anche letali.
La cosa vale sia per gli animali coinvolti (anzi, soprattutto per loro) che per gli scalmanati che prendono parte alla ‘celebrazione’. E tutto ciò scatena annualmente le proteste di diverse associazioni animaliste che chiedono alle istituzioni locali e governative di fermare questo scempio. Quella di San Firmino è una festa folkloristica che poggia ormai su un modo di agire antiquato ed appartenente al Medioevo.
Per questo motivo ieri numerosi sostenitori dei diritti degli animali sono scesi in piazza ieri per far sentire la loro voce. C’erano affiliati sia della PETA che dell’associazione animalista ‘AnimaNaturalis’. Il coro unanime è stato “Stop alle Corride”, con tutti i partecipanti che hanno invocato una festa di San Firmino che possa essere finalmente senza inutili spargimenti di sangue.
Teatro della protesta è stata la piazza antistante il comune di Pamplona. Ovviamente anche la pratica della tradizionale corrida è finita nel mirino. Tanti sono gli animali che vengono sottoposti a sevizie ed a menomazioni fisiche crudeli, prima di essere finiti in nome di una insulsa presunta superiorità dell’uomo sugli stessi.
Nello specifico della festa di San Firmino, tutti i tori che prendono parte alla corsa che si svolge al mattino finiscono poi nell’arena per la corrida del pomeriggio. Ed il loro destino è segnato. Aïda Gascón, responsabile di AnimaNaturalism aggiunge: “La gente ignora tante cose. E cioè a quali e quante sofferenze questi animali vengono sottoposti”.
Ma nessuno fa niente, nonostante soltanto una esigua minoranza della popolazione in Spagna si dichiara amante della corrida e di altri eventi tradizionali che contemplano la sofferenza dei tori. Ci sono troppi interessi in ballo, anche se il sindaco di Pamplona, Joseba Asiron, non ha mostrato un atteggiamento di chiusura nei confronti dei manifestanti. Per il primo cittadino infatti ci sono i margini per poter parlare di alcuni cambiamenti della festa di San Firmino.
A.P.
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