Se vi piacciono le storie dai contorni oscuri, questa vi appassionerà: Samson è il gatto col microchip dal passato incredibile.
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Si sa che i felini sembrano essere perennemente circondati da un’aura di mistero, ma questa storia sembra davvero ‘straordinaria’ per essere vera. Il protagonista è Samson, il gatto col microchip dal passato incredibile. Anche coloro che lo hanno accolto come un comune randagio sono rimasti a bocca aperta perché non potevano immaginare che quel felino dal pelo grigio avesse percorso una distanza coì esagerata: ecco cosa è successo.
Gatto col microchip dal passato incredibile: come ha fatto?
‘Come ha fatto?’: è stata proprio questa la domanda che si sono posti gli operatori del Sand Springs Animal Welfare, un rifugio per animali in Oklahoma quando si sono ritrovati davanti questo esemplare felino dal pelo grigio e dagli occhi dolci. Com’è ovvio lo hanno accolto senza problemi e lo hanno sottoposto a una serie di controlli, facilitati dal fatto che all’animale fosse stato impiantato precedentemente un microchip per gatti ed è proprio in quel momento che sono rimasti ad occhi aperti.
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A prima vista non si pensava che fosse un gatto abituato a stare per strada; di certo ne aveva passate tante prima di arrivare in quel rifugio al sicuro, ma non era in pessime condizioni. Una volta controllata la scheda del microchip al computer gli operatori non riuscivano a trattenere l’emozione (o meglio l’incredulità) nello scoprire che questo felino avesse percorso una distanza di circa 6400 km, ovvero dal regno Unito agli USA. Quindi la domanda (lecita) che tutti si sono posti è stata: ma come ci è riuscito, come ha fatto?
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Gatto col microchip dal passato incredibile: la storia si tinge di giallo
Un gatto registrato nel Regno Unito viene ritrovato e salvato in Oklahoma, stanco e sporco ma in condizioni tutto sommato buone: come ha fatto a percorrere da solo una tale distanza? Eppure non c’erano dubbi: la registrazione di quel gatto era stata effettuata in Inghilterra e non in America, quindi la padrona lo aveva in qualche modo ‘perso’. Non restava altro da fare che contattarla per dirle che il suo amico a quattro zampe era stato ritrovato.
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Dall’altro capo del telefono si aspettavano una voce felice e sollevata nel sapere la bella notizia, invece la risposta è stata tutt’altra: il gatto di quella donna non si era affatto perso e, a dirla tutta, era proprio accanto a lei quindi non si era mai allontanato dalla sua casa inglese. Ma allora se il microchip scannerizzato ‘riportava’ al gatto registrato in Inghilterra, quello ritrovato in Oklahoma chi era?
Probabilmente il microchip era stato registrato male e si era ‘copiato’ lo stesso codice del felino che risiedeva dall’altro lato dell’Oceano, ma era altrettanto possibile che lo stesso gatto registrato comunque in Inghilterra avesse attraversato la distanza a spese di un proprietario che aveva sostenuto economicamente il viaggio ma che non era più reperibile. Infatti capire di chi potesse essere realmente l’animale era impossibile da scoprire.
Dunque il gatto è stato posto in adozione, ma tutti coloro che lo hanno incontrato sono certi che non ci vorrà molto affinché si trovi un potenziale padrone, poiché la dolcezza di questo felino ha già conquistato tutti.