Corteo nazionale per salvare i macachi dalla sperimentazione a Parma
Sabato 14 settembre si tiene il Corteo Nazionale Ci Vediamo Liberi per salvare i sei macachi condannati alle sperimentazioni nell’ambito del progetto LightUp dell’Università di Torino.
La manifestazione partirà alle 15h dalla Stazione di Parma, Porta di Susa.
Nel mese di luglio si tenne un primo corteo nazionale al quale aderirono 370mila persone e numerose associazioni animaliste.
A distanza di un mese, le sigle e i cittadini tornano in piazza per chiedere di revocare immediatamente l’autorizzazione alla sperimentazione, e liberare i macachi.
Il progetto dell’Università di Torino mira a studiare gli aspetti della capacità visiva. Al termine dello studio, i sei macachi saranno uccisi, dopo essere stati sottoposti a test dolorosi, come immobilizzazione in più parti del corpo per ore e asportazione chirurgica di aree della corteccia visiva al fine di rendere i macachi clinicamente ciechi.
La stessa Lav aveva spiegato che il progetto ha una durata di 5 anni.
Dopo l’annuncio dell’avvio della sperimentazione, autorizzata, le organizzazioni animaliste hanno subito attivato un tavolo tecnico con giuristi, medici veterinari, etologi e psicologi che, rendo noto la Lav, “hanno esaminato il progetto di ricerca e hanno redatto l’istanza di revoca dell’autorizzazione concessa dal Ministero della Salute che consegneremo al più presto al neo Ministro Roberto Speranza“.
E’ stato più volte ricordato come, secondo i dati del National Center for Advancing Translational Sciences (NCATS), i test sugli animali falliscono nel 95% dei casi.
“Secondo quanto leggiamo su alcuni organi d’informazione, uno dei ricercatori si è affrettato a dichiarare che il cervello non ha recettori del dolore, di per sé non è un organo sensibile. Allora perché mai anestetizzare i pazienti negli interventi al cervello? Se fosse indolore, avremmo volontari che si sottopongono a operazioni a cranio aperto completamente svegli!”, ha commentato Michela Kuan, responsabile Lav Area Ricerca senza Animali.
Leggi>> Intervista a Michela Kuan su sperimentazione animale
La stessa Kuan, in merito alla sperimentazione autorizzata a Torino, ha sottolineato che “la procedura è stata classificata come grave, come ammette lo stesso ricercatore, quindi se è stata classificata come una sperimentazione col più alto grado di dolore, come si può dire che non soffrono?”.
Tanta amarezza e sconforto hanno alimentato in questi mesi gli attivisti con aspre polemiche e minacce ai professori coinvolti nel progetto.
Per maggiori info vai alla pagina Facebook dell’evento: Corteo Nazionale Macachi Liberi
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C.D.
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