Continua a tenere banco il caso del maialino Elvis, la cui storia ricorda un po’ quella di “Babe, il maialino coraggioso”. Questo maiale è solo decisamente più grande, anche se anche lui – come Babe – è legatissimo alla sua padrona, Simona. Elvis e Simona vivono invece in simbiosi a Torino, nell’appartamento della donna. Qualcosa però non va, poiché esiste un regolamento comunale, approvato nel 1926, in pieno fascismo, che lo vieta. “Signora, Elvis non può vivere in casa”, si è così sentita dire Simona, OSS all’ospedale Regina Margherita.
Con lei, negli ultimi giorni, si sono schierate le associazioni animaliste, la Circoscrizione 8, i proprietari di alcuni rifugi e anche i bambini della terza elementare della scuola Gianni Rodari di via Onorato Vigliani. Inoltre, una petizione online ha superato le diecimila firme. Nel testo, si chiede una cosa molto semplice: “È ora che anche i maiali rientrino nella categoria degli animali d’affezione come nel resto del mondo occidentale”. Simona difende il suo maialino: “Elvis è uno di famiglia: non possono portarmelo via. La mia paura più grande è che venga abbattuto”.
Da qui la richiesta al sindaco di Torino, Chiara Appendino, portata avanti dal consigliere di Forza Italia, Alessandro Lupi. Questi, nei giorni scorsi, aveva sottolineato: “Quando la politica sta seppur faticosamente e tardivamente prendendo atto dell’importanza degli animali da compagnia, arrivi il burocrate di turno ad ostacolare questo lento processo”. Oggi torna a lanciare un appello: “Chiediamo che il regolamento di Igiene della città venga modificato: serve una deroga per i maialini da compagnia”.
Come detto, la vicenda di Elvis è entrata nelle scuole torinesi e i bambini della terza elementare della scuola Rodari gli hanno dedicato alcune letterine. “Caro Elvis, sei adorabile e non devi andare via”, si legge su una di queste. Un’altra prova a dare voce al maialino: “Sono Elvis, vivo in un salotto e non voglio finire appeso come un salame. Il solo pensiero mi fa rabbrividire”. Poi l’appello: “Qualcuno può aiutarmi? Io una casa ce l’ho e vorrei rimanerci”.
Della vicenda si è interessata anche la Consulta Animalista, con il proprio presidente Marco Francone: “Abbiamo invitato una lettera alla Sindaca, affinché questa normativa vecchia e superata venga cambiata”. Ora si attende una risposta dal sindaco del capoluogo piemontese a tutti questi appelli.
GM
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