La storia di Salvia e Menta, le due cagnoline che nascono per strada da una mamma randagia: due signori intervengono sul posto. Ora, però, oltre l’intervento di buon cuore, cercano qualcuno che doni loro amore.

Un aiuto, a volte, è più che fondamentale per continuare a sperare in una vita migliore. Una vita partita, o meglio iniziata, in salita ma che vuole tenersi proprio in vita. Un po’ quello che è successo a due nostre amichette a quattro zampe, Salvia e Menta. Entrambe vengono dalla strada, nel vero senso della parola. Una strada che ha visto la loro mamma, randagia, partorire da un momento all’altra. Sul loro cammino dei signori, di buon cuore, che hanno cercato di aiutarle con del cibo e degli indumenti che potessero coprirle dal freddo. Ora, però, è arrivato il momento di un altro gesto.

Salvia e Menta cercano casa insieme: per loro potrebbe essere l’inizio di un’altra vita, ecco l’annuncio

A volte bisogna avere la forza di guarda avanti, soprattutto quando si è soli. Meglio ancora, però, se si è in due e la forza la si può trovare in chi si è accanto in quel preciso istante. Com’è successo nel caso di Salvia e Menta, due cucciole di cane che sono state messe al mondo in mezzo una strada.

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Ancora una volta il “problema” principale è quello del randagismo. Perché la mamma che ha dato vita a queste due cucciole viveva per le strade della Calabria, una Regione ove questo tipo di problema è ancora molto sviluppato, come in tutto il Sud Italia. Un incontro fortuito con un altro cane e da lì è storia.

Alla fine sono venute al mondo Salvia e Menta, prese in custodia da due uomini che passavano in zona e che le hanno viste abbandonate per la strada. Subito hanno pensato di portare cibo e altri indumenti. Questi due signori, però, non possono tenerle, ma hanno già fatto tantissimo per loro.

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Quello che cercano, ora, è una famiglia che possa prenderle in casa, entrambe, per non separarle e per regalare loro una gioia immensa. L’appello è stato accolto e divulgato da ENPA, Ente Nazionale Protezioni Animali, tramite un annuncio sulla pagina Facebook dell’organizzazione stessa ove si possono trovare tutte le informazioni del caso.

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