Una corsa contro il tempo, momenti di angoscia per tre cani da caccia finiti nella fessura di una roccia nelle montagne tra Ragusa e Noto, la scorsa settimana. La sezione locale dell’Oipa aveva diramato un appello per poterli salvare, spiegando che i cani durante una battuta di caccia erano finiti nella fessura domenica scorsa 6 novembre e non riuscivano più ad uscire da quella trappola fatale.
I volontari si sono recati sul posto dopo la richiesta e la segnalazione dello stesso proprietario dei cani in quanto gli vigili del fuoco non erano riusciti a recuperarli. La zona isolata e impervia non consente il passaggio a macchinari di un certo tipo, come un escavatore, necessari.
Ecco perché, secondo quanto riferisce Oipa, in questi ultimi giorni, i volontari e i soccorritori hanno iniziato a scavare a colpi di picozza e martello pneumatico, con la speranza di allargare la fessura in modo che i cani potessero uscire. Le difficoltà consistevano anche nel fatto che gli esemplari erano andati in profondità, probabilmente seguendo un cunicolo sotterraneo per cui hanno seguito e monitorati i movimenti del cane tramite un segnalatore Gps.
Alla fine è giunta la lieta notizia con la quale Oipa ha annunciato che i tra cani sono stati liberati. Anche se, uno di loro è scappato nei boschi, forse per la paura.
“Ringraziamo il lavoro dei Vigili del Fuoco di Ragusa e di tutti quelli che hanno contribuito al salvataggio di questi poveri cani. Ora manca solo di ritrovare il terzo e poi…..tutto è bene quel che finisce bene!”, scrive Oipa in un post pubblicato sulla pagina Facebook della sezione locale.
La stessa organizzazione, in una nota, aveva ricordato i pericoli per i cani, in aree in cui vi sono le tane di animali selvatici, invitando cacciatori ed escursionisti ad evitare quelle zone che potrebbero rivelarsi, come in questo caso delle trappole mortali per i cani che, seguendo le tracce, potrebbero anche perdersi nei cunicoli sotterranei, disorientandosi.