Piccola vittoria animalista per il caso dei tori in libertà sull’isola di Pantelleria di cui avevamo parlato in un precedente articolo. Il Comune aveva deciso di abbattere tre esemplari, che nessuno accudiva, ritenuti pericolosi per i cittadini, ma dopo le proteste, la delibera è stata revocata, anche se un toro è stato già soppresso.
Il Comune aveva stabilito il provvedimento in quanto gli esemplari avevano iniziato ad avvicinarsi alle abitazioni e alle persone alla ricerca di cibo. Tuttavia, il fattore che li ha portati nelle zone residenziali era soprattutto stato un incendio che ha distrutto ben 600 ettari di terreno nel mese di maggio, fonte di sostentamento dei tori.
Per salvare i tori, una cittadina, Antonella Amato, ha promosso una petizione che ha raccolto oltre 12.500 firme, mobilitando cittadini e coinvolgendo anche diverse associazioni, tra cui Rete dei Santuari di Animali Liberi, Agripunk Onlus e Resistenza Animale.
Grazie all’iniziativa, il sindaco Salvatore Gabriele ha firmato un’ordinanza per revocare la delibera che prevedeva l’abbattimento e per tutelare i due tori, sarà creato un coordinamento che monitorerà i movimenti degli animali e si occuperà della loro sistemazione.
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