A Tianjin, nella Cina nord orientale, sono stati salvati trecento gatti che erano trasportati a bordo di un mezzo sospetto. Il furgone è stato fermato per un controllo e al suo interno, rende noto l’ONG Animal Welfare Project vi erano stipate centinaia di povere bestiole.
Gli animalisti si chiedono a chi fossero destinati in quanto nella città cinese non si usa mangiare carne di gatto. Tra le ipotesi, vi è anche quella che gli animali fossero diretti via nave in una delle provincia meridionali dove il gatto è utilizzato come alimentazione umana come il Guangdong, Guangxi Yulin dove si svolge il festival della carne di cane (clicca qui) e Don-bei, vicino alla Corea del Nord. Oppure per l’Ong si potrebbe trattare di una truffa in sostituzione di carne di agnello o destinati alla produzione di salsicce da vendere come carne di maiale per le strade.
Ad ottobre, il governo cinese ha avviato una vasta operazione per la sicurezza alimentare e l’arresto dei trafficanti sarebbe ricollegato a all’impegno del governo. Non a caso, la stessa Animal Welfare Project ha tenuto a sottolineare che si tratta anche di un successo delle associazioni animaliste le quali hanno sollecitato e lottato per legislazione severa.
Recentemente, sono stati tratti in salvo circa duecento cani, in un’operazione condotta dagli animalisti (clicca qui)
Ormai in numerose occasioni si sono registrati in Cina veri e propri assalti attuati da animalisti locali, nei confronti di traffici sospetti. In molti casi è avvenuta la liberazione degli animali.
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