Un’infermiera salva la vita a centinaia di cuccioli di gatto e a cani randagi a rischio eutanasia e apre un varco di speranza nel Pacifico.
Ben oltre il porto di Tanabag Harbor, nella capitale delle isole Marianne: il numero di cani randagi ivi presenti sembra essere esattamente la metà rispetto al numero complessivo dei suoi abitanti. Su oltre 42mila abitanti la metà di loro sarebbe paragonabile al numero di cani abbandonati ad oggi sull’isola. Per far fronte a questa emergenza, e a una consecutiva proposta di ricorrere ciclicamente a all’eutanasia di massa in quei luoghi, un’infermiera dapprima dedicatasi alla cura degli umani ha deciso di trasformare le sue aspirazioni e di occuparsi di loro.
L’inferimiera salva cani e gatti destinati all’eutanasia di massa per sovraffollamento
Sull’isola di Saipan, mentre si apprende con sempre maggior interesse quel di cui parvava con passione Lawrence J. Cunningham nel suo libro del 1992, ovvero delle particolarità alla base di questa cultura, si è parlato anche a lungo di un numero esponenziale di gatti che, nel presente, erano rimasti senza fissa dimora e che rischiavano la loro stessa sorte.
Al crescente interesse dimostrato finora da molte comunità di studiosi ospitati nell’isola (e indirizzato verso l’apprendimento, ad esempio, della “Ancient Chamorro Society”) si è affiancato anche il deciso sostegno di una coraggiosa infermiera. Una manovra inevitabilmente connessa anche all’emergenza riguardante ai tassi di povertà. Il modo più sicuro, vquindi, per salvare più animali sull’isola sarebbe stato solo quello di dirottare le proposte di adozione anche fuori dall’isola. Ovvero solo lì dove le possibilità di essere adottati potesse essere più elevata.
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Nonostante quindi le interessanti iniziative culturali sull’isola di Saipan, il lavoro svolto dall’inferiera nei mesi scorsi per aggirare il tasso di povertà sull’isola e salvare la vita – al contempo -di un’intera comunità polpolata di quattro zampe, ha permesso finora non solo a più di 680 cani di fuggire l’impossibilità di sopravvivere ma anche, al contempo, di uscire dalle loro condizione di abbandono.
Il ringraziamento per lo straordinario lavoro svolto sull’isola di Saipan
I tassi di abbandono nell’Isola del Paicifico, a Saipan, restano ancora estramamente alti. E ciò non avrebbe poco a che vedere con l’ abbandono di cuccioli più isolato che si verifica altrettanto ciclicamente in molte città d’Europa.
Ancor prima di fondare il “Boonie Flight Project“, l’infermiera protagonista di questa storia si è dedicata molto anche alla “Saipan Humane Society”. Questi progetti sono stati molto importanti poiché hanno permesso alle associazioni di volontariato di favorire l’allontanamento degli animali dall’isola e il loro consecutivo trasferimento in nuove accoglienti realtà.