Dopo il rinvio da parte del Parlamento danese della discussone “Salva Iceberg”, arriva la data in programma entro la quale il governo della Danimarca darà finalmente un parere sulla legge presentata dal Ministro per l’Agricoltura e dell’ambiente, alla luce del caso Icerberg.
La dogo argentina di nome Iceberg è entrata legalmente attraverso la dogana dell’aeroporto al fianco del padrone, con i documenti tutti in regola. Tuttavia, a distanza di qualche settimana, la bellissima dogo argentino è stata sequestrata dalle autorità locali perché appartenente ad una razza vietata ed era a rischio soppressione. Grazie ad una mobilitazione internazionale e al supporto di Enpa, la condanna a morte per Iceberg era stata sospesa. Nel frattempo, un ministro danese che aveva preso a cuore la storia del cane presentò nel mese di agosto una proposta di legge con la quale apportare delle modifiche sul divieto delle razze pericolose, con alcune deroghe per i cani di stranieri, entrati legalmente nel paese.
A distanza di cinque mesi dal sequestro, Enpa rende noto che la seconda votazione si terrà in Parlamento il prossimo 7 novembre mentre la terza e ultima votazione, quella decisiva è stata fissata al 9 novembre.
“E’ scattato il conto alla rovescia per il via libera alla legge “Salva-Iceberg”, comunica Enpa, fiduciosa sul fatto che Iceberg potrà tornare libera a partire dal 10 novembre e riabbracciare il suo proprietario Giuseppe.
Secondo quanto ricordato dall’ente italiano di protezione animale “in osservanza della legge danese sulle razze canine pericolose, legge che Enpa non condivide ma che rispetta, la Dogo argentina lascerà il territorio danese”.
L’organizzazione ha inoltre assicurato a tal fine che offrirà il proprio supporto al proprietario del cane e alle autorità locali per il trasferimento di Iceberg. Non a caso, Enpa sta già provvedendo a tutta la documentazione per il suo rimpatrio. Anche Perna, il giovane italiano di 31 anni, che si era trasferito in Danimarca per lavoro, non intende restare nel paese e tornerà in Italia con Iceberg: “Un istante dopo la liberazione lascerò Copenaghen e tornerò in Italia perché non mi sento più di vivere in un Paese che ha rinchiuso per tutto questo tempo la mia Iceberg in un canile”, ha dichiarato Perna.
Appello alla Regina di Danimarca per salvare Iceberg
In attesa dell’esito dell’iter burocratico parlamentare, Perna ha anche colto l’occasione della visita della Regina Margrethe II di Danimarca in visita in Italia, per lanciarle un appello disperato: “affinché faccia liberare la mia Icerberg”.
Il giovane cuoco è disperato e da cinque lunghi e interminabili mesi non ha più visto il suo cane. Il caso ha ovviamente sollevato un ampio dibattito nel paese e sul piano internazionale anche una discussione diplomatica.
“Aspettiamo l’iter ordinario e ora andrà in aula il 7 e il 9 novembre. Ci siamo appellati di nuovo alla sovrana perché comunque non si può sequestrare un cane in base alla razza”, ha ribadito Carla Rocchi, presidente di Enpa.
Sul tema è anche intervenuta l’on. Michela Vittoria Brambilla per la quale “questa vicenda non doveva neanche iniziare e mi auguro che i parlamentari danesi approvino il provvedimento presentato dal ministro competente: sana non solo il caso di Iceberg ma evita anche future controversie senza perdere tutti questi mesi. Da noi l’avremmo risolta prima”.
C.D.