Continua la “festa grande” durante il periodo estivo di questo intenso 2020: in Salento nascono 50 tartarughe Caretta caretta.
Chi ha seguito la vicenda non potrà esserne che contento. È stata un’estate diversa, piena di insicurezze, dubbi e poche certezze per colpa di un mostro chiamato coronavirus. Un mostro appunto. Che ci ha tenuto distanti (e continua a farlo tutt’oggi). Nonostante questo possiamo ancora dirci entusiasti, seppur distanti l’uno dall’altro, nel vedere, sotto i nostri occhi, splendide nascite. Nascite che si sono ripetute per tutto il corso di questa estate, con una frequenza altissima. A volte lasciando tutti col fiato sospeso per qualche inconveniente, poi risoltosi nel miglior de modi.
Parliamo delle protagoniste delle spiagge e delle acque marine italiane: le tartarughe Caretta caretta. Esemplari che spesso, in alcuni punti nevralgici dell’Italia meridionale, facevano fatica a nascere, o se preferite, non lasciavano ben volentieri il proprio uovo. Mezzo tra la vita e la morte, tra l’esserci e il non esserci. Oggi esulta nuovamente il mondo marino, e quello animale in generale: 50 tartarughe Caretta caretta sono nate nelle spiagge del Salento. Un mix d’emozione e tenerezza. Coraggio e voglia di vivere. Alla fine le tartarughe sono venute al mondo, pronte poi, a prendere il largo nei profondi mari blu.
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Una volta si diceva che il numero perfetto fosse il tre. Qualcuno, poi, ipotizzava che il numero 13 con tanto di componenti a tavola fosse maledetto. Per finire con il 17: da molti classificato come la disgrazia in persona. Insomma, a ognuno il suo. Sicuramente abbiamo una numero fortunato per questi bellissimi esemplari: il 50. L’ultima schiusa di uova contenenti esemplari di questo genere, avvenuta a Brindisi, portò alla luce esattamente 50 esemplari di tartarughe Caretta caretta.
Coincidenze? Destino? Pura casualità? Che ognuno dica la sua, l’importante è che altri 50 esemplari siano venuti al mondo. Il tutti è avvenuto sul litorale di Ugento, in località Fontanelle. Tra i volti felici e sorpresi di persone che occupavano spiagge e ombrelloni intenti a fare il bagno e rilassarsi.
La schiusa è avvenuta dopo 52 giorni di incubazione. Insomma: il numero si aggira sempre intorno a queste cifre e porta davvero bene, perché nel momento della schiusa tutte le tartarughe non hanno dato cenni di cedimento. Un solo e piccolo problema: la schiusa era stata preceduta dallo sprofondamento del nido che, a quel punto, annunciava l’imminente uscita dei cuccioli. Un’attesa di ben 12 ore: lunghe e intense. Poi, nella tarda serata di ieri sera, domenica 6 settembre 2020, dinanzi gli occhi attenti degli operatori del centro recupero tartarughe del museo di storia naturale del Salento, ha preso vita la magia delle splendide nascite. Sul posto erano presenti anche i volontari del Sea Turale e un’altra manciata di “comuni cittadini” rimasti in attesa con addosso l’entusiasmo dei bambini durante una festa di compleanno.
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Di questa stagione non è la prima schiusa che avviene dalle parti del Salento. In precedenza ce n’era stata un’altra sulla spiaggia del camping “Riva di Ugento”, sempre nella località di Torre San Giovanni, con la nascita di 13 tartarughine.
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