L’anagrafe esiste anche per cani, gatti e furetti: ecco perché è molto importante conoscere queste informazioni prima di adottare questi animali.
La burocrazia prevede anche l’iscrizione – per legge – degli animali domestici all’anagrafe. Ignorare un simile passaggio potrebbe creare dei problemi non poco difficili da risolvere in seguito all’avvenuta adozione. Per evitarli è sufficiente conoscere l’importanza di iscrivere ciascun animale all’anagrafe – che esso sia un cane, un gatto o un furetto – al momento della sua avvenuta adozione.
Secondo quanto previsto dalla legge ciascun animale domestico adottato deve risultare registrato all’anagrafe canina, ad esempio per quel che riguarda i cani, non oltre i 60 giorni di distanza dalla sua nascita. Nel caso in cui l’animale non sia stato già registrato entro tali tempistiche, e si desideri adottarlo, sarà valido un ulteriore regolamento.
Per i cani, i gatti o i furetti non ancora registrati all’anagrafe ma venuti al mondo da più di 60 giorni sarà sufficiente registrarli all’anagrafe al momento dell’adozione e non oltre 10 giorni da quest’ultimo passaggio. Se si desidera, invece, effettuare un passaggio di proprietà l’iscrizione precedente all’anagrafe sarà altrettanto fondamentale per l’animale.
Se vuoi saperne di più, leggi il nostro approfondimento sul tema>>> Nascite di cani più elevate di sempre
La registrazione all’anagrafe di ciascun animale prevede l’applicazione obbligatoria del microchip presso la propria Asl di riferimento. Il mirochip e i relativi documenti dell’animale renderanno – in futuro – molto più semplice il riconoscimento dell’animale e delle persone che hanno scelto di adottarlo. In caso di furto, smarrimento o di qualsiasi altra problematica sarà più facile rintracciare l’animale domestico.
È importante ricordare inoltre che ogni Regione, in Italia, prevede delle regole a sé per quel che riguarda la registrazione all’anagrafe. Ad esempio, per gli animali d’affezione, come i gatti, vale la dispiclina regionale ad regionem, come in Veneto.
Nel caso in cui l’animale in questione venisse adottato da una famiglia senza essere consequenzialmente registrato all’anagrafe la presa visione da parte delle aurità dell’infrangimento di tale obbligo verrà equiparato al pagamento di una sanzione pecuniaria. Nonostante anche in questo caso l’importanto della multa possa variare da Regione in Regione, tendenzialmente per ciascun animale non registrato all’anagrafe si dovrà pagare una somma che potrà variare da un minimo di 70 euro fino a un massimo di 232 euro.
Insetti simili alle zecche possono trarre in inganno i pet mate, ma hanno caratteristiche diverse:…
Sembra la trama di un film ma è la realtà, infatti un piccolo Chihuahua è…
Come posso evitare di ferire il cane quando gli taglio le unghie? Come posso rendere…