Segnaletica attraversamento animali
In alcune zone e sopratutto in alcune stagioni dell’anno tra primavera e autunno aumentano i rischi di incidenti stradali con animali appartenenti a specie selvatiche.
Ogni paese deve affrontare la problematica in base alle fauna locale. Dall’attraversamento canguri in Australia, a quello dei dromedari o degli elefanti in India, fino alle specie più comuni in Europa, come cinghiali o cervi.
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Un fenomeno per il quale sono stati avviati diversi progetti, nel rispetto della fauna. Come ad esempio i cavalcavia per animali selvatici, realizzati per creare dei passaggi per le specie migratorie. Non a caso, in molte zone è vietato recintare, proprio per garantire il passaggio degli animali selvatici.
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Per evitare i rischi anche per gli stessi automobilisti sono state create delle segnaletiche specifiche con le quali avvisare il pericolo attraversamento animali. Ma anche progetti come dissuasori per gli animali, cartelli luminosi per richiamare l’attenzione degli automobilisti.
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In ultimo, la Provincia autonoma del Trentino avrebbe accolto un progetto sperimentale, nato dalla collaborazione tra il Servizio gestione strade, l’Agenzia provinciale delle Foreste demaniali e la sezione trentina del Wwf.
Il progetto che sarebbe in realtà già applicato in alcuni paesi europei come Austria e Slovenia, prevede oltre al tradizionale triangolo bianco con bordo rosso, l’affiancamento di sagome di animali a grandezza naturale.
Secondo le indiscrezioni, nella provincia, sarebbero già state collocate 4 sagome di animali sul fianco ovest del Bondone, tra Vigolo Baselga e Vezzano e due sulla strada di Nembia, da San Lorenzo verso Molveno.
Sagome realistiche di animali a forma di capriolo con tanto di corna, realizzate in corten, una lega di acciaio, resistente agli agenti atmosferici.
“E’ già in uso in altri Paesi europei, come per esempio la Slovenia e l’Austria”, scrive in una nota la Provincia, spiegando che si tratta di un sistema per “ricordare, in maniera immediata e diretta, la presenza di fauna selvatica in quelle zone, la relativa possibilità di attraversamento, il conseguente rischio legato a possibili collisioni, e l’opportunità di rallentare e prestare attenzione”.
In base ai dati, ogni anno si contano 800 animali vittime di incidenti stradali, tra cui 650 cervi o caprioli e 150 animali di taglia più piccola, come volpi, tassi, scoiattoli, lepri e faine.
La Provincia ha pertanto annunciato che l’efficacia di questo progetto sperimentale sarà poi valutato per poi procedere con l’utilizzo e l’installazione delle sagome in un più vasto territorio.
Un progetto interessante che pone i riflettori sul rispetto della fauna locale oltre che ai pericoli degli incidenti. Come ad esempio, avevano cercato di sottolineare un gruppo di creativi lituani Clinic212 che nella città di Vilnius hanno installato una serie di cartelli stradali riservati ai piccoli animali come ricci, roditori di vario tipo.
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C.D.
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