E’ mistero in Russia, dove lungo le coste del Daghestan sono stati ritrovati i corpi senza vita di oltre 300 foche. Un numero spaventoso che ha portato il direttore della riserva naturale statale russa Daghestanskij, Kurban Kuniev, a porsi delle domande.
L’uomo fa sapere che i motivi del decesso degli animali marini non è ancora stato individuato, così come il luogo, perché molto probabilmente si pensa che le foche non siano morte in spiaggia, almeno non tutte.
La notizia risale allo scorso 1° novembre, e Kuniev ha aggiunto alla stampa russa: “Appena venuti a conoscenza del fatto siamo stati subito rapidi nell’effettuare una spedizione di osservazione da mandare sul posto. Dopo 27 km percorsi abbiamo trovato le foche morte, si tratta di 317 esemplari. E’ un vero e proprio disastro, e le carcasse sono giunte qui in Daghestan perché trasportati da una tempesta avvenuta nei territori vicini”.
Per il responsabile della struttura situata sul Mar Caspio è molto probabile che la sciagura sia nata da una malattia: “O si tratta di un virus letale oppure di qualcosa di diverso, come ad esempio le esplosioni provocate dalle esercitazioni militari che spesso avvengono sul Mar Caspio”.
“Potrebbe essersene verificata una la cui deflagrazione deve essere stata talmente potente da causare dei danni irreversibili ai timpani delle foche. E’ una ipotesi un pò fantasiosa ma potrebbe rappresentare la realtà – spiega Kuniev, che conclude – dare una spiegazione a quanto accaduto non è per niente facile, è difficile poter dire cosa sia successo realmente”.
Dopo una analisi su alcune delle foche morte è stato accertato che la morte degli animali è da far risalire ad almeno due settimane fa.
E qualcosa di simile è accaduto al largo delle coste tra Stati Uniti e Canada, dove negli ultimi anni si è registrata una moria inarrestabile di diverse specie di stelle marine.
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