Sta facendo discutere molto un servizio trasmesso da ‘Striscia la notizia’ riguardante il ruolo dell’Enpa nei soccorsi agli animali dopo il terremoto ad Amatrice. Era stato lo stesso ente a riportare immediatamente i dati riguardanti il suo impegno nell’area subito dopo il 24 agosto. Nell’arco di due settimane sono stati mobilitati 41 volontari fra veterinari, guardie zoofile e volontari abili ad alternarsi 24 ore al giorno fornendo un servizio sempre operativo. L’Enpa ha prestato aiuto a 949 animali, in larga parte gatti (329) e cani (234) oltre però anche a galline, pecore, mucche e vari (358 in totale), per finire con pesci (19) e tartarughe (5).
Edoardo Stoppa, inviato del tg satirico, qualche giorno fa ha realizzato un servizio da Amatrice, esordendo: “L’Enpa, come tantissime altre associazioni, ha fatto a gara per arrivare per prima nelle zone terremotate. I volontari sono sopraggiunti da tutta Italia, per aiutare animali e persone, compiendo un lavoro importantissimo ed encomiabile”. Ma chi conosce quelle zone spiega che dopo il primo periodo l’organizzazione ha iniziato a essere deficitaria.
Alessio Serafini, commissario straordinario dell’Enpa di Amatrice, denuncia quello che peraltro è noto: dopo 15 giorni, l’Enpa ha smobilitato il presidio. Il volontario locale a quel punto resta da solo. Da quel punto in poi, praticamente ben poco viene fatto: “Nell’ottobre 2016, arriva un bancale di crocchette per cani”, spiega Serafini. L’Enpa, solo per donazioni dirette per il terremoto, ha ricevuto nel 2016 oltre 60mila euro, spendendone meno di 50mila, denuncia ‘Striscia’. Il volontario, però, di quei soldi non sa davvero nulla. Una mano gli viene data dal WWF, ma il volontario aveva richiesto un 4X4 per potersi spostare. L’Enpa lo accontenta, ma quel mezzo è immatricolato nel 2001 e ha sulle spalle oltre 150mila chilometri. Praticamente, finisce immediatamente in officina per essere riparato. Alessio Serafini, in ultimo, spiega di non aver ricevuto “un solo centesimo” da parte dell’Enpa.
Carla Rocchi, presidente Enpa, dà un’altra versione dei fatti, anche se poi ammette: “Il nostro volontario va aiutato, non ci sono dubbi, forse siamo stati carenti nell’aiuto. Però questo non vuol dire che non ci siano state spese coperte per la gestione dell’emergenza”. L’Enpa, successivamente, in una nota, ha evidenziato i numeri del proprio intervento. Quindi ha accusato: “La rappresentazione fatta ieri sera da ‘Striscia la notizia’ è parziale, faziosa e non riconosce in alcun modo – se non in maniera residuale – lo straordinario, innovativo e inedito (per l’Italia) lavoro fatto da una associazione e dai suoi volontari. Enpa rivendica un lavoro importante, sostenuto da tutte le proprie Sezioni che, come sempre, hanno fatto squadra, lavoro, che non potrà certo essere cancellato o ridimensionato da una parziale visione delle cose e da una rappresentazione maldestra e sensazionalistica che va solo a umiliare l’abnegazione e la fatica di volontari che hanno operato ventiquattro ore al giorno, spesso riposando a turno – quando non vi era altra alternativa – negli automezzi. Questa rappresentazione parziale distorta arriva anche a non gratificare la benevolenza degli italiani che, con le loro donazioni, hanno sostenuto l’intervento fatto per gli animali”.
GM
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