Come in molti casi, il furto dei cani ad opera dei rom è mirato a smistare gli esemplari tra quelli destinati alla riproduzione in allevamenti lager situati per lo più in Romania, dove i cani vengono sfruttati allo stremo e poi uccisi senza scrupoli, come emerso da un’indagine condotta dall’Aidaa la scorsa estate (clicca qui), oppure gli altri cani sono selezionati per l’accattonaggio.
Un sistema complesso e ben organizzato di cui è stato vittima un pastore tedesco di nome Rocky che, dopo tre anni, è tornato dal suo padrone, percorrendo 600 chilometri. La notizia è rimbalzata sulle pagine di tutti i quotidiani dopo il servizio riservato nella “Vita in Diretta” su Rai Uno, per la fedeltà e lealtà che ha dimostrato questo straordinario esemplare.
Secondo quanto è stato ricostruito, il cane stato rubato a Carrara da dove è stato portato nel Salerno. L’animale avrebbe risalito l’intera penisola, passando dal Salento alla Toscana, con tappa a Pisa. Una storia commovente considerando che questo pastore tedesco era stato lasciato in un canile da cucciolo e poi adottato dal suo padrone di origine siriana, Ibrahim Fwal. L’uomo ha raccontato quanto il suo rapporto con Rocky fosse intenso, condividendo con il suo compagno a 4zampe ogni momento. Il cane è stato rubato quando i due compagni erano al mare: “Quando sono tornato sulla spiaggia, alcune persone mi hanno riferito di aver visto degli zingari portarselo via. Da allora non mi sono dato pace: l’ho cercato dovunque, ho girato tutti i canili della zona ma di Rocky nessuna traccia”.
Il cane era scomparso nel nulla. In questi lunghi tre anni, non è dato sapere cosa abbia fatto: l’unica cosa emersa è che ad un certo punto è stato adottato da una famiglia di Salerno, ma il cane non era tranquillo e cercava sempre di scappare fino a quando non c’è riuscito, mettendosi in cammino verso il Nord della Penisola. Grazie al suo istinto, Rocky è riuscito a percorre centinaia di chilometri in due mesi, arrivando finalmente in Toscana dove a Pisa qualcuno lo ha notato. Per Rocky sembrava finita in quanto sul collare vi era il numero di telefono dei proprietari di Salerno. Ma grazie ad una persona che si ricordava della scomparsa di Rocky a Carrara, questo coraggioso esemplare ha potuto finalmente ricongiungersi con il suo amato padrone.
Fawl era incredulo quando ha ricevuto una chiamata che annunciava il ritrovamento del suo cane: “Non ci credevo, non ci potevo credere! Quando me l’hanno portato a casa era in macchina e da dentro ha sentito la mia voce ed ha iniziato a fare il diavolo a quattro!”.
Una storia meravigliosa simile ad altre vicende come quella recentemente accaduta in Russia, dove un trovatello ha percorso 300 chilometri per tornare dalla donna che lo aveva salvato (clicca qui). Esempi straordinari per cui alcuni esperti si sono interrogati sul perché non tutti i cani ritrovano la strada di casa arrivando a definire alcune situazioni per cui i cani non riescono a tornare dai loro amati compagni umani, come ad esempio nei casi in cui vengono adottati da altre persone che al di là del bellissimo gesto, a volte, non si accertano se il cane trovato abbia o no un proprietario. (clicca qui).
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