Traslocano e rubano il gatto della vicina
Volevano accontentare la figlia di 7 anni che si era affezionata a Sweet, la gatta della vicina. La donna era partita in vacanza e al suo ritorno non aveva trovato la sua gatta. Temeva il peggio per Sweet, che fosse scappata o peggio morta.
Invece, a portarla via sono stati i vicini, al termine di un trasloco. Non solo avevano portato via i loro mobili ma avevano ben pensato di prendere anche la gattina che di tanto in tanto era solita fare incursioni nella loro casa.
La coppia è stata denunciata per aver rapito la dolce gatta. I fatti risalgono al 2017 e a distanza di due anni si è aperto il processo a Roma.
Secondo quanto dichiarato dalla proprietaria dell’animale i vicini le avevano mandato un sms chiedendo se poteva prendere Sweet perché “nostra figlia si è affezionata”. La padrona di Sweet rispose di no. Tuttavia, al suo ritorno, non vedendo Sweet, dopo i primi timori, i sospetti sono ricaduti sui vicini che si erano trasferiti.
Secondo l’accusa marito e mogli avrebbero sottratto “il gatto alla legittima proprietaria” mentre vi era un’amica, alla quale la donna aveva affidato i suoi tre gatti, “Chicco, il maschietto pauroso, Sweet e Cookie, le due sorelline di razza europea” che se ne stava prendendo cura durante l’assenza della padrona.
Non solo la coppia ha sostenuto di aver avuto il consenso della proprietaria. In un primo momento, quando la donne chiese loro se avessero preso Sweet, marito e moglie negarono di averla presa.
“Non l’abbiamo presa noi. I gatti spariscono. Forse è morta”, rispose la coppia.
Nicoletta non si è persa d’animo e animata dai sospetti ha provato più volte a rimettersi in contatto con i suoi ex vicini, arrivando addirittura a presentarsi alla porta di casa della loro nuova abitazione, situata in un altro quartiere.
“Aprono la porta e una gatta razza europea fugge fuori: era la mia Sweet”, ricorda la donna.
“Per me sono come figli”, ha dichiarato Nicoletta che si è sempre presa cura dei suoi gatti, vaccinati e regolarmente registrati.
Dopo aver accertato il furto, la donna ha deciso di denunciare la coppia per furto. Finalmente, a distanza di due anni, la proprietaria di Sweet è stata ammessa la processo che si è aperto a Piazza Clodio, come parte civile.
Un episodio rincrescioso per cui ancora oggi c’è chi non considera gli affetti in materia di animali ma bensì li ritiene come oggetti. La coppia non solo non ha considerato l’affetto della padrona né tanto meno quello della gatta nei riguardi della proprietaria.
C.D.
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