Riemerge in queste ore una vicenda avvenuta un po’ di tempo fa a Vicenza, quando una giovane incinta ha subito una rapina da parte di uno sconosciuto. La ragazza, che si chiama Valentina e ha 30 anni, stava facendo il biglietto nella cassa automatica del parcheggio. Qualcuno da dietro l’ha bloccata: ”Dammi la borsa o ti spezzo il collo, non devi dire una parola!”. Valentina è rimasta pietrificata, mentre il rapinatore continuava a stringerle il collo.
Due donne si accorgono di quanto sta avvenendo, ma non sanno come reagire, poi a un certo punto decidono di avvicinarsi. Hanno al guinzaglio un imponente rottweiler, quando arrivano vicino al rapinatore gli urlano: “Attacca!”. A quel punto, il malvivente molla la presa e se la dà a gambe. La malcapitata può tirare un sospiro di sollievo, intanto qualcuno chiama i carabinieri. Arriva anche un’ambulanza, che constata solo un grande spavento da parte di Valentina.
Il rottweiler eroe viene ringraziato, mentre la sua proprietaria assicura che non gli era mai stato dato quell’ordine, ma che è molto mansueto. Insomma, il cane ha reagito d’istinto, sventando la rapina e ubbidendo a un ordine perentorio. Patrizia Montagliani, questo il nome della proprietaria dell’animale, ha raccontato alle cronache locali: “Il nostro cane ha sentito di trovarsi in una situazione di pericolo. Seguendo l’istinto ha mostrato le zanne, pronto a scatenare un attacco. Non l’abbiamo lanciato ma evidentemente l’aggressore si è sentito in pericolo e ha lasciato la presa”.
Tra i presenti, dopo la fuga del rapinatore, molti hanno dimostrato solidarietà a Valentina, che è rimasta a terra e lamentava dolori in diverse parti del corpo. Inoltre, sul collo apparivano evidenti i segni dell’aggressione. La proprietaria del rottweiler spiega: “Più che per sé, sembrava preoccupata per il nascituro e non riusciva a darsi pace”. Valentina è stata comunque portata in ospedale, dove ha passato la notte per degli accertamenti. Il rapinatore è riuscito invece a farla franca. Secondo i testimoni, non aveva inflessioni particolari, quindi non è stata possibile un’identificazione immediata. Il luogo della tentata rapina e la dinamica dell’aggressione lasciano pensare a un bandito già noto alle forze dell’ordine. Non è comunque escluso che si tratti di un balordo della zona.
GM
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