Lo scorso 24 settembre una palazzina era crollata a Roma, in via della Farnesina 5. Ma ancora oggi, a ridosso del Natale, si continua a scavare sotto alle macerie nonostante tutti gli inquilini dello stabile siano stati tratti in salvo. Si cercano infatti alcuni degli animali domestici che allietavano la vita dei nuclei familiari che lì vi risiedevano.
Alcuni sono già stati tratti in salvo: si tratta di due gatti, un cane ed un coniglio, ma di altri da quel momento non si sa più nulla e si è persa ogni traccia. Per questo motivo i volontari di diverse associazioni animaliste proseguono nelle loro ricerche, per mettere finalmente la parola fine a questa vicenda, qualunque sia l’esito.
Adesso è stato reperito un drone attraverso il cui utilizzo si è scoperto che un gatto è ancora bloccato all’interno di quello che resta dell’edificio. Ad interessarsi della vicenda è anche il Comune di Roma, attraverso il presidente della commissione Ambiente, Daniele Diaco, oltre che la responsabile del Dipartimento per i diritti degli animali, Rosalba Matassa (recentemente eletta in tale carica).
I Vigili del Fuoco hanno effettuato un sopralluogo, ma nonostante sia evidente che il gatto resti intrappolato da tempo lì sotto, ancora non si è potuto usufruire dell’ausilio di una autoscala, attraverso la quale sarebbe facile giungere fino all’animale per trarlo in salvo. A peggiorare il tutto poi c’è una ordinanza che stabilisce di radere al suolo del tutto la palazzina al termine dei 60 giorni dati come termine ultimo prima di procedere con l’abbattimento.
‘Animalisti Italiani Onlus’ sollecita pertanto il Comando Provinciale di Roma a mettere al più presto a disposizione l’automezzo necessario per favorire le operazioni di salvataggio e recupero del gatto, come diffuso in una nota ufficiale. Dal crollo della palazzina di via Farnesina tra gli altri era stato tratto in salvo il cane Billo.