Riuniti dopo un’assenza di tre anni grazie a una foto sui social network: la storia del pelosetto e del suo padroncino è incredibile.
Il ricongiungimento tra il pelosetto scomparso e il suo padroncino è stato documentato da un toccante filmato condiviso su Facebook domenica scorsa, 13 novembre. Erano trascorsi ben tre anni dal giorno in cui si erano definitivamente perse le tracce di Ermes, un meraviglioso esemplare Bulldog Americano che viveva in Sicilia.
Riuniti tre anni dopo grazie a una foto sui social: la loro storia è incredibile
Il cagnolino trascorreva le sue giornate nella città di Palermo assieme al suo padrone, quando è misteriosamente scomparso in una mattina d’autunno nel 2019 dal loro giardino. L’uomo, però, non si sarebbe mai dato per vinto di fronte al tragico e inspiegabile accaduto e avrebbe continuato ininterrottamente a cercare il suo fido.
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La ricerca ha portato i suoi frutti soltanto in questi ultimi giorni, di fronte all’incredulità dei loro spettatori. Quando il padroncino del Bulldog dal pelo bianco e beige ha riconosciuto – per caso – il suo Ermes tramite una fotografia pubblicata sul profilo Facebook. Lo scatto è stato condiviso da un volontario che si occupa da diverso tempo di salvare i pelosetti in difficoltà e di reinserirli in famiglie che possono prendersi cura di loro.
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Quando il padroncino del cane scomparso ha visto la foto che il volontario aveva postato all’epoca, in diretta da Verona, per garantire un’adozione al pelosetto sperduto e senza una casa, lo ha riconosciuto immediatamente e ha contattato il responsabile delle adozioni per avere maggiori informazioni. I due – confrontando le loro esperienze e le loro informazioni – hanno scoperto che si trattava proprio di lui.
Si è dunque stabilito un incontro dopo ben tre anni di assenza di Ermes e ricerche ininterrotte del suo proprietario. Prima del suo incontro con il volontario, Ermes, sarebbe stato ritrovato da una seconda volontaria del posto mentre vagava da solo sotto le raffiche di pioggia a Giacalone, una località che dista circa ventuno chilometri dalla città da cui era scomparso.
Risulta ancora inspiegabile come Ermes abbia potuto ritrovarsi lì e – al contempo – quanto abbia vissuto, sino a quel momento, nel corso di questi anni. In ogni caso il momento del loro incontro – con Ermes che scodinzola amabilmente e non vuole più separarsi dal suo padrone – ha generato una potente emozione tra gli astanti.
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In conclusione, da una finale chiacchierata con il volontario – che ha permesso il loro ricongiungimento – il padroncino di Ermes ha scoperto dell’assenza del microchip precedentemente installato sull’esemplare. Il dispositivo era stato rimosso con la forza da sconosciuti, pertanto Ermes riportava una ferita proprio in quel punto. Quando la volontaria, con cui Ermes ha trascorso un anno della sua vita prima di incontrare il suo secondo aiutante nel far ritorno a casa, ha effettuato i primi controlli di routine su di lui si sarebbe accorta dell’assenza del microchip.