E’ finita nel migliore dei modi la vicissitudine che ha visto suo malgrado protagonista il cagnolino Rochi, che lo scorso 12 maggio era sceso senza il suo proprietario da un treno fermo alla stazione di Grosseto, Dopo una settimana di ricerche, finalmente sabato scorso il quattrozampe è stato rintracciato. Il cane appartiene ad Andrea Munafòm pensionato 72enne che vive nei pressi di Punta Grecale, a Lampedusa. A pagargli le spese d viaggio fino in Toscana è stato il 45enne David Mannini, fiorentino che lavora a Livorno e che era venuto a conoscenza della vicenda di Rochi dai giornali.
Mannini, assieme a diversi altri volontari di Enpa, Lega nazionale per la protezione del cane, Maremma randagia oltre che all’aiuto fornito da privati cittadini, ha contribuito a far riabbracciare i due. Rochi non si era lasciato avvicinare, e la circostanza in cui si era perso era coincisa con un viaggio che Andrea aveva compiuto per lasciare Alessandria, dove era stato in visita a dei parenti. L’uomo era disperato per la perdita del suo amico a quattrozampe.
E David in una intervista a ‘Il Tirreno’ spiega: “Mi ha colpito quel che ha detto Andrea: lui era solo e lanciava un urlo di disperazione perché soltanto Rochi gli fa compagnia. Volevo far arrivare, a lui e a tutti, questo messaggio: non siamo soli; se qualcuno urla forse ci sono persone disposte ad aiutare. Rochi poteva essere già morto ma le segnalazioni davano speranza”. E quindi una volta essere riuscito a rintracciare Andrea, gli ha organizzato un nuovo viaggio, stavolta in aereo, per raggiungere Pisa da Lampedusa e pernottare poi a Grosseto. Sono stati dei volontari dell’Enpa ad accoglierlo al suo approdo in Toscana.
David aggiunge: “Mi ha mosso l’amore per gli animali e il grande amore tra uomo e animali. Io ho avuto due cani e li ho persi. Una morte si accetta, una perdita così no. Rochi avrebbe vissuto la logica dell’abbandono che è quasi inspiegabile per un cane. Ho immaginato come poteva stare. E come poteva stare Andrea che a Lampedusa, lontano dal mondo, nel senso che si trova così sperduto rispetto a tutto il resto, avrebbe vissuto una vita forse di rimorso o con tanto dolore dentro perché non avrebbe avuto la possibilità di tornare a Grosseto in tempi rapidi per cercarlo. Mi sono imposto di dover fare qualcosa. La fortuna ci ha permesso di ritrovare il cane in un giorno e mezzo. E ora due vite, dall’essere tristi e distrutte, vivranno per sempre insieme. Sono due anime felici”. Anche un raggiante Andrea dice la sua: “Io e Rochi abbiamo dormito insieme. Non l’ho mai lasciato solo”.
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