Una storia triste riportata dai media britannici. Una donna di 39 anni di nome Laura Rennie, residente a Glasgow ha raccontato che, dopo 15 anni dalla scomparsa del suo gatto, ha ricevuto una chiamata da parte di una clinica veterinaria che annunciava il ritrovamento del suo piccolo felino domestico.
In realtà il gatto era stato investito, per cui il veterinario voleva avvertire la signora Rennie che avrebbe soppresso l’animale in quanto verteva in condizioni disperate: “Volevo dirgli addio e non me l’hanno permesso”, ha dichiarato Rennie ai quotidiani locali, spiegando che aveva chiesto al veterinario di aspettare perché voleva vedere per l’ultima volta il suo gatto.
“Ci metto poco, abito a 15 minuti di auto, ma loro non hanno voluto. E’ stata una vera e propria crudeltà”, ha poi aggiunto la donna, sconvolta.
Rennie aveva trovato Toby quando aveva poco settimane. Lo aveva allevato come un figlio. Dopo la sua scomparsa, lo cercò per oltre tre mesi senza successo… Ecco perché quando ha ricevuto quella chiamata da parte del centro veterinario che l’aveva rintracciata grazie al microchip dell’animale, ha chiesto se poteva rivederlo per l’ultima volta, accertandosi prima se poteva salvarlo, sostenendo degli interventi. I veterinari hanno scartato questa ipotesi, spiegando che l’animale aveva l’anca e le zampe posteriori rotte, per cui era nell’interesse dell’animale sopprimerlo.
I veterinari non hanno voluto aspettare venti minuti, venti minuti maledetti con i quali Rennie avrebbe potuto dire addio al suo gatto: “Volevo essere al suo fianco quando moriva e portarlo a casa per seppellirlo. Mi hanno negato questa possibilità”.
Secondo Rennie, Toby che aveva 18 anni è stato curato da qualcuno, altrimenti facendo la vita di strada non sarebbe riuscito a vivere così a lungo. Un miracolo ma anche un piccolo dramma per la sua padroncina che lo ha pianto per una seconda volta!