Il nuovo Codice della strada italiano punirà severamente i colpevoli
La piaga dell’abbandono di animali è purtroppo un argomento ancora di estrema attualità, in particolare in alcune zone del mondo ma, anche in Italia, i dati sugli abbandoni restano preoccupanti. Ovviamente quando si pensa ad un animale abbandonato il primo pensiero va alla sofferenza arrecata a quest’ultimo, non è però da meno anche il rischio che tale atto implica nei confronti della sicurezza dei viaggiatori. I rischi di incidente quando un cane viene abbandonato sono tantissimi e a rimetterci sono quasi sempre gli incolpevoli pelosetti, investire un animale può portare però a danni materiali e fisici anche per coloro che spesso incolpevoli incorrono in questa tragedia, motivo per cui sarà proprio il nuovo Codice della Strada a punire in modo particolarmente severo chi si macchierà di reato di abbandono.
Il progetto di legge che vede la modifica dell’attuale codice della strada e l’inserimento di alcune norme è ora al vaglio del senato e tutta lascia intuire che ben presto arriverà l’ok definitivo. Sono diverse le novità introdotte ed una riguarda proprio l’abbandono di animali, atto che possiede una rilevanza penale già di notevole spessore.
Quando la riforma supererà l’esame del senato per coloro che verranno colti o individuati tramite dispositivi elettronici ad abbandonare un animale la sanzione sarà aspra, da 6 mesi a un anno di ritiro della patente oltre che una multa che potrà arrivare fino a 10 Mila euro, aumentata di un terzo se l’abbandono avviene su una strada del territorio nazionale.
I guai peggiori arriveranno però qualora da tale ignobile atto ne derivasse un sinistro con esito mortale con lesioni gravi riportate, una prognosi superiore a 40 giorni farebbe infatti scattare l’applicazione degli articoli 589-bis, con l’ipotesi di reato di omicidio stradale imputabile al padrone dell’animale abbandonato.
Un inasprimento ben deciso che dovrebbe di certo contrastare il fenomeno degli abbandoni, una norma approvata non solo dal parlamento ma anche dalla quasi totalità della popolazione, segno evidente di come le ammende pesanti vengano accettate di buon grado quando vanno a punire reati come questo. Adesso non resta che attendere la conferma definitiva che sembra non essere affatto ostacolata e sperare che dove non arrivi la coscienza propria arriverà il braccio della legge per fermare indicibili atti come quello dell’abbandono.
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