Rita dalla Chiesa: scatena la polemica animalista sui social

Rita dalla Chiesa: scatena la polemica animalista sui social

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Rita dalla Chiesa

Rita dalla Chiesa in prima linea in difesa degli animali

La vena combattente di Rita Dalla Chiesa non si placa e questa volta va a spada trattata in tutela degli animali. La conduttrice si è trovata invischiata in una discussione sui social, scaturita dal commento di una utente riguardo alla presenza degli animali nei ristoranti.

L’utente ha pubblicato uno scritto nel quale ironizzava sul fatto di dover sedersi accanto ad un cane solo perché magari “è da salvataggio”. Un commento dissacrante con il quale l’utente vanifica in modo superficiale non solo la dignità di un essere vivente ma anche il ruolo reale e fondamentale che può svolgere nel salvare delle vite. Proprio in un periodo in cui a ridosso della tragedia di Genova, le unità cinofile sono state fondamentali al momento dell’emergenza per individuare superstiti.

Dalla Chiesa si è sentita letteralmente indignata e non ha potuto che replicare a tono, rincarando la dose.

“Pensa che io magari devo mangiare vicino a te!”,

Insomma, la conduttrice dopo il piccolo diverbio su twitter ha poi voluto aggiungere provocatoriamente di essere disposta anche ad intraprendere della azioni nei riguardi dei locali che vietano gli animali.

“Il primo cartello che vedo con scritto “qui non posso entrare” chiamo la guardia di Finanza per un controllo del vostro locale. Sappiatelo”.

Una battaglia contro la discriminazione dei cani nei locali pubblici, specificando tra l’altro di riferirsi anche “a treni e spiagge”.

Insomma, anche Dalla Chiesa non ha resistito alle provocazioni tra animalisti e persone intolleranti che si scatenano in rete.

E’ sufficiente vedere le discussioni infinite che si scatenano in rete tra animalisti e carnivori o cacciatori. Con tanto di botta e risposta arrivando a vignette satiriche all’insegna del “Vitello e Agnello, animali teneri. Soprattutto quando sono cucinati”.

Insomma, una sarcasmo al quale oggigiorno non è più possibile essere indifferenti in quanto si tratta di rispetto e dignità della vita.

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Inoltre, è giusto ricordare che in pubblico, regolamentate a livello nazionale e nessuna norma impedisce che i cani accedano ai luoghi pubblici, in base all’articolo 83 lett. d e al Regolamento di Polizia Veterinaria (D.P.R. n. 320/1954). Tuttavia, ci sono delle ordinanze che possono essere comunali oppure anche a livello privato del titolare di un locale, in cui è possibile vietare l’ingresso degli animali.
Ecco perché, l’ira di Della Chiesa non è solo nei riguardi del sarcasmo ma anche dell’ignoranza di chi non conosce la legge.

Ecco i diversi post su Twitter:

Il post:

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