Riscoperta l’ape più grande del mondo in Indonesia
Il pianeta terra riserva delle sorprese straordinarie. La natura ha il potere di rigenerarsi, di adattarsi e di rispondere alla distruzione dell’uomo o ai cataclismi. Lo stesso vale per il regno animale. Di fronte all’allarmante minaccia di estinzione che colpisce molte specie, ogni anno vengono scoperte nuove specie di animali. Insetti, piccoli mammiferi ì,rettili o volatili che fino a prima era ignoti all’essere umano.
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Accade anche che alcune specie date per estinte ricompaiono magicamente. Come emerso dalla rara tartaruga gigante fernandina delle Galapagos, una specie data per estinta all’inizio del XX secolo e ricomparsa dopo 100 anni.
In questo scenario, una squadra di ricercatori della Wildlife Conservation con sede negli Stati Uniti, che gestisce un Programma di ricerca per le specie scomparse ha effettuato una straordinaria scoperta in Indonesia. Si tratta di una specie di ape, la più grande del mondo, data per scomparsa o piuttosto estinta da 40 anni.
I ricercatori, all’inizio dell’anno, hanno così deciso di avviare la ricerca dell’ape più grande del mondo, riuscendo a trovare inaspettatamente una regina solitaria appartenente alla specie ape gigante di Wallace, scoperta nelle Molucche del Nord.
Questo esemplare era nascosto nelle foreste indonesiane, in un alveare scavato in un albero a più di due metri di altezza dal suolo. Quest’ape appartiene alla specie più grande del mondo con un’apertura alare di 6 cm, laddove nelle specie più diffuse e comuni si arriva ad una grandezza di 2 cm.
La specie deve il suo nome ad Alfred Russel Wallace, un naturalista inglese che trascorse il periodo tra il 1854 e il 1862 in Indonesia scoprendo questa ape gigante. L’ultimo avvistamento risale al 1981 quando l’entomologo Adam Messer vide l’ape in tre diverse isole, riuscendo a catalogare alcuni suoi comportamenti. Da allora, l’ape gigante di Wallace non era stata più avvistata.
“In un declino globale così ben documentato della diversità degli insetti, è meraviglioso scoprire che questa specie iconica è ancora in agguato”, ha dichiarato Simon Robson dell’Università di Sydney.
Il fotografo Clay Bolt che ha accompagnato la squadra di ricercatori è rimasto totalmente estasiato, sottolineando quando sia stato “incredibile vedere questo ‘bulldog volante’ che non eravamo più sicuri esistesse; constatare quanto è bella e grande questa specie. Sentire il suono delle sue gigantesche ali che tremavano mentre volava oltre la mia testa è stato semplicemente incredibile”.
La speranza dei ricercatori è che lo studio e l’osservazione di questa ape regina gigante possa portare gli scienziati a capire come tutelarla e proteggerla dall’estinzione.
C.D.
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