Quante persone rischierebbero la loro vita per salvarne un’altra? A dire il vero, per chi crede in un sentimento che non è di certo materiale, questa probabilità, a livello istintivo di certo non viene calcolata. C’è chi, a differenza di molte altre persone, non riesce a restare indifferente e tra una via facile e una più difficile, intraprenderà il percorso più tortuoso sempre guidato dal suo cuore.
E’ la scelta che ha fatto un giovane ragazzo americano di nome Corey Hancock che, nell’Oregon si era fermato nei pressi di una riserva, la Santiam River Trail, per vedere delle cascate e rilassarsi per qualche ora dopo una giornata di lavoro. Nonostante la giornata non fosse delle migliori, con un cielo plumbeo minaccioso, Hancock si è incamminato lungo il sentiero quando ad un tratto, ammirando il contesto naturale e umido, ha notato il corpicino di un cucciolo di orso in mezzo all’erba alta. Il povero animale sembrava morto e il giovane inizialmente si è spaventato all’idea che la madre fosse nelle vicinanze. Hancock si è così allontanato e da un punto più alto ha continuato ad osservare il cucciolo, cercando di vedere se vi fossero altri esemplari adulti nelle vicinanze fino a quando non è iniziato a piovere. A quel punto, il giovane ragazzo, vedendo quel povero cucciolo irrigidito, esposto alla pioggia e al freddo, non ha resistito e lo ha prelevato, coprendolo immediatamente per metterlo al caldo.
“Era vicinissimo al sentiero, sembrava morto, le sue labbra erano livide, i suoi occhi aperti e fissi. Poi sotto la pioggia battente ho notato un respiro profondo”, racconta Hancock in un post con il quale ha pubblicato le immagini del dolce cucciolo chiamato Elkhorn che non ha avuto il coraggio di abbandonare ad una morte certa.
Hancock è salito sulla sua auto, temendo tutto il tempo di essere seguito dalla madre. Poi si è messo in contatto con un centro di recupero di fauna selvatica, la Turtle Ridge Wildlife Center dove ha portato il cucciolo. Il veterinario ha subito accertato le condizioni del piccolo Elkhorn che era fortemente disidratato e denutrito. Dopo 12ore di trattamento, le sue condizioni si sono poi stabilizzate e il cucciolo era finalmente fuori pericolo di vita.
Purtroppo, all’indomani della straordinaria esperienza, il giovane eroe è stato contattato dal dipartimento americano della fauna selvatica che ha presentato una denuncia formale nei riguardi di Hancock che rischia una pena detentiva e di pagare una bella sanzione in quanto non avrebbe dovuto prelevare il cucciolo.
Elkhorn è stato prelevato dal Dipartimento e trasferito presso un centro di recupero federale dove sarà fatto crescere per un reinserimento in natura. Dal canto suo, Hancock ha voluto diffondere questa storia per tutelare la vita di quella piccola creatura, sperando che con i riflettori accesi vi sia un maggiore attenzione nei suoi riguardi e nella possibilità di spostare il cucciolo presso un santuario.
“Forse, attraverso la condivisione di questa storia, qualcuno potrà aiutarmi a coinvolgere un santuario. Quando ho scelto di prendere Elkhorn, ho sentito che era rischioso, ma in quel momento ho preferito mettere in pericolo la mia vita e lo farei di nuovo”, ha concluso Hancock.
Un gesto di compassione davvero commuovente e che all’indomani dell’entrata in vigore della nuova legge americana con la quale viene dato il permesso ai cacciatori di uccidere le famiglie di orsi e di lupi nelle loro tane anche nelle riserve e parchi nazionali, ci fa tornare a sperare in un mondo fatto da persone migliori.
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