Riproduzione del cavallo: il calore della giumenta

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By lotta75

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La riproduzione del cavallo: dalla maturità sessuale al ciclo estrale. Alla scoperta del calore della giumenta.

calore cavalla

Allo stato brado, lo stallone ha un harem di giumente che prediligono esemplari giovani e forti. Anche lo stallone sceglie le femmine da coprire che non siano troppo giovani e che non gradisce. In natura sono molto rari gli accoppiamenti consanguinei in quanto i giovani maschi lasciano il loro branco entrando in maturità sessuale.

Sessualità della cavalla

La cavalla è un animale poliestrale stagionale ad ovulazione spontanea. Ciò significa che rimarrà gravida in periodi dell’anno più o meno caldi e partorirà durante gli stessi 11 mesi dopo. La pubertà è raggiunta verso i 12-20 mesi ed è influenzata da diversi fattori:

  • alimentazione
  • peso
  • razza
  • ambiente
  • stagione

La piena maturità sessuale viene raggiunta al compiere dei 4 anni, quando sarà abbastanza forte e preparata per partorire puledri sani e forti. Le femmine rimangono fertili fino ai quindici anni.

Periodo riproduttivo

L’attività riproduttiva è di tipo stagionale. Durante l’anno si possono distinguere quattro periodi:

  • Stagione riproduttiva (inizio primavera fine estate)
    – Estro: Periodo in cui una cavalla è in calore e ricettiva agli stalloni. Di solito dura dai 5 ai 7 giorni. L’ormone predominante è l’estrogeno.
    – Diestro: periodo del ciclo estrale che segue l’estro. Si verifica la regressione dei corpi lutei. La cavalla è senza calore. Dura dai 14 ai 16 giorni. L’ormone predominante è il progesterone.
    – Progestinico: fase che, nel secondo periodo del ciclo estrale, è caratterizzata dalla produzione di progesterone.
  • Anestro stagionale (Novembre-Gennaio): fase di quescienza sessuale al termine della stagione riproduttiva. La cavalla cessa l’attività ovarica.
  • Periodo di transizione primaverile: periodo tra l’anestro invernale e il ciclo estrale normale (gennaio-marzo) nel quale la cavalla può mostrare segni di tipo estrale ma non ovula e quindi non è fertile

Il picco dell’attività sessuale si registra tra febbraio e luglio, tra aprile, maggio e giugno, periodo in cui lo stallone arriva a coprire due volte al giorno.

La Primavera comporta un aumento del calore e della disponibilità di luce naturale che stimola alcuni centri ricettori nel cervello dei cavalli provocando un incremento nella riproduzione e la liberazione di ormoni sessuali.

Sintomi del calore della cavalla

Le cavalle nel periodo riproduttivo possono andare ogni 20 giorni in calore. Ci sono diversi sintomi del calore sia da un punto di vista fisico che comportamentale.

Sintomi fisici del calore:

  • coda alta
  • minzione frequente
  • nitrisce più frequentemente
  • movimenti della vulva (soprattutto se c’è un castrone o uno stallone vicino)

Sintomi comportamentali:

Tra i sintomi più evidenti, l’irascibilità della cavalla. Nel periodo del calore, la giumenta diventa infatti più ansiosa e nervosa. Un cambiamento nel comportamento che si potrebbe accentuare per qualche giorno, per cui una cavalla che è sempre stata tranquilla potrebbe addirittura arrivare a mordere o calciare.

Sono più sensibili al tocco come la striglia o la spazzola soprattutto vicino alla pancia e ai fianchi.

Si distrae facilmente durante il lavoro se viene allontanata dagli altri cavalli.

Infine, la cavalla è più ricettiva nei riguardi del maschio.

Durata del calore

I sintomi si protraggono per circa 7/8 giorni. L’ovulazione di norma avviene al quinto giorno del ciclo.
Per prevedere quando la cavalla va in calore, si considera il giorno in cui la cavalla esce dal calore, circa due giorni dopo l’ovulazione e si contano 14 giorni prima del verificarsi del nuovo calore.

Accoppiamento dei cavalli

L’accoppiamento prevede un corteggiamento degli esemplari maschi che attirano le femmine. Lo stallone si avvicina alla femmina in modo altezzoso, con una postura imponente e arcuando il collo. Emette dei nitriti intensi e prolungati.

Successivamente, lo stallone effettua una danza in circolo attorno alla femmina, inviando il segnale inequivocabile che si vuole accoppiare con lei.

Nella fase del cosiddetto “ballo di corteggiamento”, lo stallone alza gli zoccoli dal suolo e gira sul proprio asse. Se la femmina è ricettiva, il maschio prosegue il suo rituale avvicinandosi alla femmina, accarezzandole il collo con il muso per poi strusciarsi sul corpo della femmina, annusandola.

Quando la femmina accetta l’accoppiamento, sposterà la sua coda. A quel punto il maschio procederà alla monta che dura pochi minuti.

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C.D.

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