Gli ultimi progressi in clonazione genetica sono stati appena pubblicati, riportarli in vita ora è possibile: saranno gli animali del futuro.
Può esistere una “seconda vita” per i nostri amici a quattrozampe? Sarà possibile riportarli in vita? A quanto pare, dalle ultime risposte fornite dalla Scienza, sembrerebbe proprio di sì. Tra il 20 e il 30 settembre 2024 sono apparse – rispettivamente sui profili ufficiali di “ViaGen Pets” e “Gemini Genetics” – delle curiose immagini che descrivono, in anteprima, quali siano i progressi in genetica appena raggiunti dalle omonime banche di tessuti animali nel Regno Unito.
I progressi in clonazione e conservazione genetica: riportarli in vita è possibile
Specializzate in conservazione e clonazione genetica, con il reciproco obiettivo di “fornire speranza e gioia per una relazione duratura“, la “Via Gen Pets” e la “Gemini Genetics” hanno avanzato le loro proproste per “riportare in vita” i nostri amici a quattro zampe. Ma in che modo?
Gli animali del futuro avranno la stessa eredità genetica dei nostri fedeli amici a quattrozampe del presente oppure del passato e potranno essere considerati, allora, come una loro copia in grado, però, di connetterci con l’essenza – in tutto e per tutto – di quelli che sono stati, un tempo, i nostri animali domestici – da un punto di vista fisico – e di farci dialogare con essi, nel presente, per dare vita a un nuovo legame.
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Stando a quanto si conosce al momento, ad esempio, sull’ereditarietà del gatto in genetica – gli studiosi avrebbero scoperto in che modo conservare geneticamente i loro tessuti (DNA – con conservazione in azoto liquido) per riutilizzarli in funzione della clonazione genetica. Una scoperta sulla conservazione criogenetica che fino a poco tempo fa si poteva soltanto immaginare in termini fantascientifici e che ora sarà, invece, davvero possibile.
Conservazione dei tessuti e clonazione genetica: i motivi dietro la possibile scelta
Quel che potrebbe spingere dunque le persone a ricorrere alle proposte delle banche di tessuti con sede nello Shorpshire, nel Regno Unito, sarebbe la volontà di dare vita a una nuova storia, pur conservando i tratti – dei nostri amici a quattrozampe – del passato.
Dopo aver acquisito questa indispensabile consapevolezza e ritenendosi affini con tale prospettiva futura si potrà procedere con la conservazione delle cellule di DNA.
Attualmente il prezzo per ricorrere a una simile pratica di conservazione genetica oscillerebbe tra i 50mila euro e i 70mila euro.