Rinchiusi in un unico kennel: 8 cagnolini abbandonati contemporaneamente – FOTO

Rinchiusi in un unico kennel: 8 cagnolini abbandonati contemporaneamente – FOTO

Otto cagnolini di razza Yorkshire e Chihuahua sono stati abbandonati rinchiusi all’interno di un unico kennel, tra gli alberi antistanti al rifugio Enpa a Voghera.

Otto cagnolini Enpa Voghera
Otto cagnolini di razza Yorkshire e Chihuahua sono stati abbandonati davanti a un rifugio Enpa a Voghera (Screenshot foto Facebook – ENPA Voghera – amoreaquattrozampe.it)

«Gli otto, la salvezza in un gesto vergognoso: Il buio e la nebbia sono stati complici di un deprecabile gesto di abbandono che ha coinvolto ben otto cani lasciati all’interno di kennel tra gli alberi antistanti al rifugio». Queste parole sono state pubblicate in un post condiviso pochi giorni fa sulla pagina Facebook di un rifugio in provincia di Pavia, a Voghera (@enpavogheraonlus), una delle sedi in Lombardia dell’ E.N.P.A. (sigla indicante l’Ente Nazionale Protezione Animali, la più antica associazione protezionistica italiana che si occupa della tutela e della salvaguardia di tutti gli animali, d’allevamento o selvatici, da compagnia o in via d’estinzione). Davanti a questa sede, infreddoliti, affamati e in precarie condizioni igieniche, gli otto cagnolini sono stati salvati dai volontari del rifugio, che si sono trovati davanti a quello che con ironia viene definito dagli autori del post come «un altro “grande esempio di umanità”» nei confronti degli animali per i quali l’abbandono in questo caso «ha sancito la fine di un incubo».

Otto cagnolini abbandonati davanti a un rifugio chiusi nelle gabbie: Yorkshire e Chihuahua cercano una casa

Cagnetti abbandonati rifugio Enpa
Otto cagnolini di razza Yorkshire e Chihuahua sono stati abbandonati davanti a un rifugio Enpa a Voghera (Screenshot foto Facebook – ENPA Voghera – amoreaquattrozampe.it)

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Le immagini condivise sul post di Facebook (riportato sotto) fanno comprendere alla perfezioni le condizioni di incuria e sofferenza nelle quali si trovavano gli otto cagnetti. I volontari del rifugio affermano che questi spaventati e infreddoliti quattro zampe «ricordano tanto gli animali che provengono dalle Puppy Farm abusive». Le Puppy Farm, note anche come Puppy Mills, sono allevamenti intensivi per cani, spesso ubicati nell’est Europa, dove gli animali vengono tenuti illegalmente e vengono fatti accoppiare in modo da avere altri cuccioli da vendere a caro prezzo. In questi “canili”, dove il profitto ha la priorità sul benessere e sulla salute degli animali, i cani vivono in condizioni di degrado assoluto all’interno di gabbie dalle quali non escono mai.

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I cani delle Puppy Farm sono quasi sempre di razze piccole, come gli otto cagnetti abbandonati nei trasportini davanti al rifugio. Questi, tutti di razza Yorkshire e Chihuahua, sono individui adulti di età compresa tra i 3 e i 5 anni. Trovati in condizioni igieniche pessime, i quattro zampe erano ricoperti di pulci, in stato di malnutrizione, con le unghie lunghe e le matasse di pelo sporco e arruffato di dimensioni quasi maggiori a quelle dei cagnetti stessi, come ben si vede nelle foto condivise su Facebook; nel post si legge che a uno dei cani è stato necessario togliere «oltre 4 chili di matassa di pelo, il doppio del suo peso» prima di riuscire a vedere il suo musetto.

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I volontari hanno soccorso subito i terrorizzati cuccioli e si sono preoccupati di risolvere subito le problematiche maggiori legate alle matasse di pelo, alle pulci, al freddo e alla fame. Il rischio al quale sono stati esposti gli animali durante la gelida notte è stato altissimo, soprattutto per i Chihuahua che non possono sopravvivere alle basse temperature. Come ricordano i volontari, è ancora «troppo presto per pensare alle adozioni, prima [i cagnolini n. d. r.] dovranno essere sottoposti al protocollo veterinario applicato a tutti i randagi che entrano al rifugio di Voghera, oltre a tutti i necessari accertamenti, legati alle loro condizioni generali. Finché il loro quadro sanitario non sarà ben chiaro non saranno adottabili. Sarà nostra premura comunicare la loro disponibilità per l’adozione non appena vi saranno le condizioni. Riteniamo questo iter doveroso e indice di serietà sia nei confronti dei cani sia nei confronti delle future famiglie adottanti». I cagnolini si rimetteranno comunque nel giro di poco tempo. Per fortuna la loro triste vita sta cambiando grazie all’aiuto delle persone che dedicano il loro tempo a salvare gli animali nei rifugi. (di Elisabetta Guglielmi)

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