Le storie che parlano di maltrattamenti ai danni di animali continuano ad essere all’ordine del giorno purtroppo anche in Italia e l’ultima arriva da Palermo.
Dopo il video di pochi giorni fa che mostrava un cavallo trainato da una macchina e ostruito a trattare nel caldo di Marano di Napoli, adesso è la notizia di una casa-lager di Palermo che sta facendo il giro del web. Era difficile immaginare una situazione simile nonostante qualche segnalazione fosse arrivata, quando gli agenti di Castelforte hanno messo piede nell’abitazione, tuttavia, non hanno potuto fare altro che attestare le atrocità che avevano difronte agli occhi. Una sorta di canile abusivo in cui alcune razze specifiche venivano tenute forse anche a scopo riproduttivo.
Immagini che hanno lasciato tutti senza parole quelle arrivate dalla soprannominata casa degli orrori di Palermo, un luogo in cui 25 cani erano mantenuti senza alcuna decenza in condizioni in cui sembrava difficile anche poter sopravvivere. Gabbiette per uccelli e catene per i piccoli pelosetti incolpevole che adesso sono stati portati in salvo, sottoposti alle dovute cure mediche ed affidati ad una struttura che possa garantire la loro detenzione in condizioni accettabili ed il loro affido.
Contro i responsabili si è scagliato anche il partito animalista italiano che, venuto a sapere della questione, ha deciso di sporgere denuncia in procura contro i proprietari del lager. Forti anche le dichiarazioni del coordinatore regionale del partito, Patrick Battipaglia, ” Le immagini dei cani detenuti in tali condizioni ci hanno lasciato senza parole, non potevamo che muoverci subito per denunciare i responsabili di tale crimine ma adesso serve l’appoggio del parlamento per approvare quanto prima la nostra legge Angelo, che inasprirà le pene per chi maltratta o uccide poveri animali”.
Adesso non resta che attendere gli esiti della denuncia e sperare che chi si è macchiato di tali colpe paghi il giusto prezzo, al momento la pena in Italia potrebbe variare dai 3 ai 18 mesi di reclusione con multe che vanno dai 5.000 ai 30.000 euro, nonostante questo però storie come questa arrivata da Palermo non sono ancora rare, a testimonianza di quanta strada ci sia ancora da percorrere prima di raggiungere l’obiettivo di garantire diritti e benessere ai nostri amici animali.
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