Volevano forse evitare i controlli anti bracconaggio che in Italia e più in particolare in Lombardia si fanno sempre oiù stringenti. Per questo avevano deciso di prendere un volo low cost da Orio al Serio, per migrare versi lidi più sicuri, dove compiere le loro razzie. Ma è andata male a un gruppo di otto cacciatori, tra bresciani e veneti, bloccati allo scalo dalla Guardia di finanza e dall’Agenzia delle dogane. L’indagine, molto complessa, ha visto la partecipazione anche dei carabinieri forestali di Brescia.
La comitiva era di ritorno da Bacau, in Romania, e aveva in ogni valigia anche delle borse termiche in cui conservava la merce trasportata. Quando le hanno aperte, sono emersi in tutto quasi tremila uccellini, molti inclusi tra le specie cacciabili. Un terzo almeno di questi però rientrava tra le specie protette. Si tratta di pispole, cardellini, fanelli, zigoli gialli, voltolini, cesene. Sono stati denunciati in Procura e a nulla è valso il fatto che alcuni di loro, armati di fucile, abbiano mostrato la licenza. Infatti, ora rischiano la sospensione per attività di bracconaggio sul territorio europeo. Le forze dell’ordine sono intervenute a colpo sicuro: l’attività di bracconaggio sembra infatti nota.
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Purtroppo quella dei bracconieri è una piaga anche italiana. Qualche giorno fa, era scattato l’allarme nel parco Nazionale d’Abruzzo, dove si fa sentire la presenza di bracconieri senza scrupoli. L’ultimo caso riguarda un’orsa, una femmina di oltre 10 anni, catturata dai volontari con un laccio al collo. L’orsa si trovava nel territorio del Comune di Campoli Appennino. Già alla fine dello scorso mese di novembre era stata segnalata al personale del Parco la presenza di un orso con un cavo d’acciaio al collo. L’orsa è stata liberata da quel cappio, quindi curata e rilasciata.
In precedenza, un grave episodio è stato scoperto dal Comando Provinciale dei Carabinieri di Avellino. Infatti, mentre crescono le lamentele dei cittadini e dei cacciatori onesti, qualcuno si rende protagonista di fatti gravissimi. In particolare, i Carabinieri della Stazione di Montoro Superiore hanno sorpreso due persone che, a bordo di un fuoristrada, tornavano in paese. I due rientravano dal bosco con un carico sospetto. E infatti all’interno del veicolo veniva rinvenuto un cinghiale del peso di circa 80 chili.
Inoltre, venivano rinvenuti un fucile da caccia di dubbia provenienza, completo di munizioni, una coppia di walkie talkie ed un grosso coltello. Il tutto è stato sottoposto a sequestro. I due bracconieri, sembra molto giovani, venivano denunciati per ricettazione, porto abusivo di arma ed esercizio della caccia in periodo di divieto. Di questi reati dovranno rispondere davanti alla Procura della Repubblica di Avellino.
GM
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