Una ragazza di 22 anni, Charlotte McPherson, residente a Kidderminster, nel Worcestershire, è stata condannata dal tribunale di Birmingham al divieto di detenzione di cavalli per dieci, a 160 ore di servizi sociali presso una comunità e al pagamento di una multa di circa 300 euro per maltrattamenti e crudeltà nei confronti del suo cavallo, un purosangue da corsa, che aveva ridotto uno scheletro.
I fatti risalgono al mese di marzo, quando la giovane, nonostante le condizioni critiche del suo cavallo di nome Thor prese parte ad una gara a Bissell Wood, Blakedown. In quell’occasione, alcuni partecipanti scattarono le fotografie dell’animale, condividendole sui social e denunciando il tutto alla Rspca, società britannica per la protezione degli animali.
La giovane, per prendere parte alla gara, aveva coperto il cavallo per nascondere le ossa sporgenti. Dopo la segnalazione, gli ispettori della Rspca hanno indagato sul caso, accertando le condizioni gravi nelle quali la giovane ragazza aveva ridotto il suo cavallo.
Uno degli ispettori che accertò i fatti ha dichiarato che “non solo il cavallo era magrissimo, ma presentava inoltre delle piaghe sul dorso, riconducibili alla sella”. La giovane nonostante fosse consapevole dello stato di Thor, continuava a montarlo, per ben due volte a settimana. Dopo i controlli, i veterinari hanno scoperto una verminosi, ovvero che il cavallo era pieno di vermi e per questo continuava a dimagrire. In questo caso, evidentemente, la giovane aveva sottovalutato il problema e soprattutto non aveva sverminato il cavallo, così come è consuetudine farlo, almeno due volte all’anno, nei cambi di stagione.
I giudici del tribunale accogliendo l’accusa di maltrattamento, hanno inoltre sottolineato che la ragazza è stata responsabile di inutili sofferenze in quanto non ha cercato di curare l’animale.
Ovviamente, il cavallo è stato sequestrato e trasferito presso un centro specializzato dove sono stati effettuati i dovuti trattamenti per la verminosi. Adesso, Thor sta lentamente riprendendo peso e tutta la vicenda, presto, resterà solo un brutto ricordo: “Ama la sua nuova vita, adesso corre libero in un bel prato. E’ difficile pensare a come era, vedendolo in piena forma”, concludono gli ispettori Rspca.
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