Cane ridotto ad uno scheletro , portato dai soccorritori quando la situazione era ormai quasi irrecuperabile, le foto mostrano la condizione assurda dell’animale
Tra le sofferenze che possono essere inflitte ad un animale forse quella di lasciare che muoia di fame è sicuramente la peggiore, la storia è avvenuta nel paradiso terrestre delle isole Grand Cayman, un luogo turistico di infinita bellezza che però, a detta dei volontari, nasconde retroscena raccapriccianti sulla situazione in cui versano decine e decine di cani che sempre più spesso vengono trovati dai volontari.
Il cane in questione è stato chiamato Asker, ed è un meticcio di taglia media, o almeno questo è ciò che sarebbe dovuto essere a detta dei veterinari, quando è stato ritrovato però pesava meno della metà di quello che avrebbe dovuto essere il suo peso.
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Trovato nella periferia di George Town, il cagnolino soprannominato Asker, versava in un grave stato di malnutrizione e disidratazione, condizione prolungata nel tempo che stava compromettendo le sue funzioni corporali affaticando soprattutto i reni.
Per i volontari che si sono da subito presi cura dell’animale il primo impatto è stato devastante, le sue condizioni erano così gravi da non far nemmeno capire se il cane fosse ancora vivo o no.
Hanno tutti tirato un sospiro di sollievo quando avvicinandosi il cane si è faticosamente tirato su, tratto in salvo c’è stato l’immediato bisogno dell’intervento di un veterinario per ripristinare le primarie funzioni corporee.
Asker appena arrivato in clinica pesava solo 12 chilogrammi, il peso ideale stabilito dai veterinari però sarebbe dovuto essere quasi il doppio cioè circa 23 kg.
Al cane sono quindi subito state fatte alcune flebo per reintegrare i liquidi e far riprendere il funzionamento dei reni, per quanto riguarda l’alimentazione però bisognerà procedere con cautela per riabituare gradualmente lo stomaco al cibo.
Una condizione che migliorerà solo con il tempo e le attenzioni continue dei soccorritori ma che purtroppo non è un caso isolato, sono sempre di più infatti le chiamate arrivate all’indirizzo dell’associazione nell’ultimo periodo e tantissime riguardano casi di malnutrizione come quello di Asker.
Una situazione al limite che sta mandando al collasso il centro di recupero e che richiede l’intervento delle autorità di stato quanto prima, al momento però è solo l’aiuto dei volontari che sta permettendo a tante innocenti vite di essere salvate.
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