Ricoverato in un centro di recupero, il castoro Nibi costruisce una diga davanti alla porta (VIDEO)

Un castoro di nome Nibi, ricoverato in un centro di recupero per la fauna selvatica, è stato ripreso mentre era impegnato nella costruzione di una diga davanti alla porta di ingresso.

Gli istinti naturali negli animali (sia selvatici che domestici) a volte sono più forti di qualsiasi difficoltà. A ricordarlo a tutti ci ha pensato un esemplare di castoro al quale è stato dato il nome di Nibi. Nibi è un giovane castoro nordamericano (nome scientifico Castor canadensis Kuhl, 1820) che qualche tempo fa è stato ricoverato in un centro di recupero della fauna selvatica nel Massachusetts, il Newhouse Wildlife Rescue. Sulla pagina Facebook @Newhouse Wildlife Rescue di questo rifugio di riabilitazione degli animali selvatici orfani o feriti, situato a Chelmsford (un comune degli Stati Uniti d’America facente parte della contea di Middlesex nello stato del Massachusetts), sono stati condivisi numerosissimi filmati che hanno per protagonista il castoro Nibi. Il video che ha riscosso maggior successo è stato quello in cui si vede il mammifero impegnato in un’attività comune alla sua specie: la costruzione di una diga.

Nessun ostacolo lo ferma: il video del castoro Nibi impegnato a costruire una diga nel centro di recupero

SEGUICI ANCHE SU: FACEBOOK | TIKTOK | INSTAGRAM | YOUTUBE | TWITTER

I castori sono dei roditori semiacquatici che vivono sulle rive di fiumi, torrenti, laghi e stagni di tutta l’Europa e del Nord America. Questi mammiferi si contraddistinguono per le loro abilità ingegneristiche: sono infatti in grado di costruire ingegnose dighe che resistono alle intemperie e alle correnti dei fiumi. Grazie ai loro forti denti anteriori riescono a rosicchiare i rami degli alberi che utilizzano poi per bloccare il flusso dell’acqua e creare stagni dove poter realizzare delle tane.

Ti potrebbe interessare anche >>> Un’assistente molto particolare: la lontra tiene in ordine la piscina aiutando i dipendenti (VIDEO)

Costruire una diga rappresenta per i castori un vero e proprio istinto naturale, così come è stato per il piccolo orfano Nibi. Le immagini che lo ritraggono mentre di sua iniziativa accatasta dei legnetti contro l’ingresso della sua stanza per costruire una diga sono state riprese dallo staff della Newhouse Wildlife Rescue, che le ha poi condivise sui social network totalizzando nel giro di poco tempo quasi nove milioni di visualizzazioni.

Ti potrebbe interessare anche >>> Un visitatore inaspettato alla scuola dell’infanzia: un piccolo gufo tra i banchi scolastici (VIDEO)

I castori utilizzano le loro dighe per realizzare delle tane in acque poco profonde e per assicurarsi la regolare fruizione dell’acqua anche durante l’inverno evitando che si congeli. Fino agli inizi del secolo scorso i castori venivano cacciati per la loro pelliccia, tanto che la loro popolazione era arrivata quasi a un passo dall’estinzione. Dei duecento milioni di esemplari tra Canada e Stati Uniti alla fine del XIX secolo, oggi sono rimasti tra i dieci e i quindici milioni di castori nordamericani. Questi piccoli mammiferi svolgono un ruolo fondamentale nel mantenimento degli equilibri ecologici e nella salvaguardia della biodiversità.

Come viene spiegato dai volontari del Newhouse Wildlife Rescue in uno dei post dedicati a Nibi, le dighe costruite dai castori contribuiscono a migliorare la qualità dell’acqua, trattenendo i sedimenti e riducendo così l’erosione del suolo, assorbendo allo stesso tempo agenti inquinanti come metalli pesanti, fertilizzanti e pesticidi e filtrando le acque. Docile, operoso e preoccupato per il suo habitat (seppure al momento non naturale) ha dimostrato di essere anche Nibi. Il piccolo e simpatico castoro ha conquistato i cuori di tutto lo staff del centro di recupero, nonché del mondo del web con i suoi video che lo ritraggono nelle diverse attività giornaliere. Si può sperare che l’adorabile mammifero possa presto essere reinserito nel suo ambiente, dove potrà mettere in pratica quanto imparato nella costruzione delle dighe contro la porta della sua stanza. (di Elisabetta Guglielmi)