Un povero cane vittima di persone senza scrupoli che lo hanno cosparso di petrolio. Il povero animale è stato trovato da due escursionisti lungo un sentiero di montagna a Lanus in Argentina. Non solo il cane chiamato “Petrolio” avev tutto il corpo impregnato ma aveva anche ingerito la sostanza. I giovani si sono messi in contatto con una pattuglia della polizia e hanno poi portato il cane presso una clinica veterinaria dove, ci sono volute ben 5 ore prima di poterlo ripulire di tutto il catrame.
Petrolio è stato poi affidato ad una associazione locale, la Zoonosi Lanús: “Non sappiamo come sia potuto accadere, ma pensiamo che lo abbiamo fatto di proposito. Tutto il corpo era rivestito accuratamente dal petrolio”, scrivono i volontari sulla pagina Facebook.
Per poterlo trattare i volontari hanno dovuto acquistare dei prodotti speciali perché l’acqua calda non era sufficiente. Poi in un secondo momento, dopo aver rimosso il 30% della sostanza, sono riusciti a lavare tutto il pelo con lo shampoo: “Dopo 3 ore, avevamo tolto solo il 30%. Eravamo scoraggiati visto che l’acqua calda non faceva effetto”, scrive una volontari, spiegando che “alla fine, dopo quasi cinque ore, siamo arrivati all’anima del suo corpo”.
Per rimuovere tutta la sostanza, anche nei giorni seguenti il cane è stato lavato e come emerge dai video condivisi dai volontari, si può notare il cambiamento del dolce Petrolio che, mano a mano, alleggerito dalla sostanza si struscia sui cuscini.
Il cane ovviamente è stato anche intossicato dalla sostanza e avvelenato in quanto ne aveva ingerita. Per questo nei giorni seguenti, i veterinari lo hanno sottoposto ad un trattamento per nutrirlo con le flebo, visto che non voleva mangiare.
Per quattro giorni la vita di Petrolio era a rischio. Eppure, con tutta la sua forza, il dolce cane di circa 8 anni. è sopravvissuto e adesso, i volontari stanno cercando di farlo adottare.
Ci sono stati diversi casi simili, registrati in diversi paesi. La storia di Pascal, un cucciolo vittime di una baby gang, salvato da un’organizzazione animalista olandese in Turchia e quella di un cane, in India, gettato un un barile di catrame, anche in questo caso salvato in extremis.