Un ospedale per ricci apre le sue porte in Italia: il nuovo orizzonte si concretizza

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By Giada Ciliberto

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Il frutto di una catena di solidarietà e professionalità dà vita al primo ospedale per ricci in Italia: il nuovo orizzonte apre le sue porte.

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Mamma riccio con i piccoli (Facebook Centro Recupero Ricci “La Ninna” – Amoreaquattrozampe.it)

Con grande emozione si annuncia l’inizio di un nuovo capitolo dedicato al benessere degli animali che abitano la nostra Penisola. Per la prima volta in Italia si potrà fare riferimento a una struttura di accoglienza destinata alla cure dei ricci in difficoltà recuperati con frequenza sul territorio. Il primo ospedale per ricci nasce da un’iniziativa del Centro Recupero Ricci “La Ninna”, già a lavoro – da diverse annualità – per garantire la salvaguardia di questa specie di mammiferi.

Il primo ospedale per ricci apre le sue porte in Italia: il nuovo orizzonte si concretizza

Il sogno sta per concretizzarsi nella Regione Piemonte. La struttura aprirà le sue porte a breve a Novello, in provincia di Cuneo, dove il veterinario che ha inaugurato il Centro – nel 2014 – proseguirà la sua missione e la sua ricerca per salvare la vita dei ricci selvatici e reintrodurli in sicurezza nel loro habitat naturale quando sarà il momento.

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Riccio in cura (Facebook Centro Recupero Ricci “La Ninna” – Amoreaquattrozampe.it)

La scrupolosa e amorevole supervisione de ricci recuperati ha visto e vedrà l’attivo sostegno del Dipartimento di Patologia animale dell’Università Torino, già impegnatosi -inoltre – ad approfondire il caso di studio riguardante la mortalità dei ricci e avendo recentemente ottenuto dei risultati molto interessanti per poter meglio intervenire – in futuro – di fronte all’aggressione di questa specie da parte di parassiti durante il loro letargo.

Rispetto alla possibilità di allevare ricci in casa il Centro Recupero Ricci con base a Novello predilige il futuro sbocco degli adorabili esemplari di fauna selvatica in natura, soltanto in condizioni di salute migliori rispetto a quando vengono salvati perché malati, indeboliti o, per altre ragioni, dimostratisi bisognosi di particolari attenzioni.

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Un soleggiato inizio (Facebook Centro Recupero Ricci “La Ninna” – Amoreaquattrozampe.it)

La fase del letargo, nei ricci, sarebbe tendenzialmente la più delicata del loro ciclo di vita e per tal ragione è necessario conoscere approfonditamente – prima di interferire – quali siano le accortezze da osservare nel caso di un ipotetico nostro incontro ravvicinato con un esemplare della specie.

Il riccio selvatico è inoltre una delle specie che risulta attualmente essere esposta a rischio estinzione. La nuova realtà italiana però, devota alla sua salvaguardia e a ricreare un ambiente in tutto e per tutto confortevole per la loro temporanea permanenza, si afferma dunque come un ottimo inizio per continuare a lavorare ad ampio raggio per il bene degli animali.

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