Da un pò di tempo a questa parte sono arrivati dei nuovi abitanti in città: si tratta dei ricci, che non è inusuale scovare anche nei centri urbani più grandi. Per natura però gli ispidi esserini sono scostanti e riescono molto bene a non far notare la loro presenza, anche a costo di modificare quelle che sono le proprie abitudini o di adattarle ad un particolare contesto. Uno studio condotto dall’Università di Amburgo rivela infatti che, pur di evitare qualsiasi contatto diretto con l’uomo o con altri animali più propriamente “domestici”, i ricci hanno imparato le ridondanze e gli usi di quest’ultimi allo scopo di scansarli il più possibile.
Le osservazioni sono state effettuate attraverso l’ausilio di sensori di temperatura e strumentazione GPS applicata a 14 ricci provenienti sia da aree di campagna che da zone urbane. Si è potuto constatare che i ricci di città sono molto più sedentari, tendendo a spostarsi di rado, nella misura di 5 ettari contro i 50 dei ricci di campagna. Inoltre i ricci hanno l’abitudine di dormire durante il giorno per poi uscire a sera inoltrata in aree specifiche quali parchi cittadini.
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