Una storia a lieto fine per la gatta invalida di nome Ciccia, rapita dal giardino di casa a Brindisi, in Puglia. La notizia era rimbalzata sui social attraverso i quali era stato diramato un appello affinché il gatto fosse restituito alla proprietaria. Dalle prime ipotesi, era emerso che poteva trattarsi di un gesto di ritorsione o intimidazione nei riguardi della padrona di Ciccia, che si batte affinché siano vietati i fuochi d’artificio in città.
Antonella Brunetti, responsabile della sezione pugliese dell’Associazione Italiana Difesa Animali e Ambiente (Aidaa) aveva lanciato un appello a riportare a casa la gatta.
Per una volta, scrive in un post l’associazione, forse i rapitori si sono pentiti e potrebbero aver provato compassione, riconsegnando l’animale.
Un gesto che sicuramente va apprezzato per cui è stata risparmiata la sofferenza ad un povero animale che non ha colpe. Troppe volte, come nel tremendo caso dell’Oasi Sos Natura nel Veneto, dove sono stati massacrati centinaia di animali, i nostri 4 zampe sono vittime della crudeltà dell’uomo che, per vendetta, colpisce gli esseri più deboli e indifesi. Chissà se questi individui avranno mai il coraggio un giorno di affrontare il proprio riflesso allo specchio…
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